La bimba di un anno morta ieri mattina in casa a Moconesi, era stata visitata sabato sera a Lavagna da una dottoressa a gettone. La pediatra, era in servizio come gettonista per conto di una cooperativa che fornisce il personale all'ospedale pediatrico per coprire i turni nell'ambito del progetto Gaslini diffuso (Sanremo, Imperia, Pietra Ligure, Savona, Lavagna e La Spezia sono poli del Gaslini Diffuso dell'Istituto pediatrico genovese). La pediatra sarà iscritta nel registro degli indagati per consentirle di partecipare, con un proprio consulente, all'autopsia che verrà disposta mercoledì per chiarire cosa sia successo alla piccola e se vi siano responsabilità.
Medici a gettone
La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L'ospedale di Lavagna rientra nel protocollo del "Gaslini diffuso" e dunque gestito e amministrato dal personale dell'istituto pediatrico che a sua volta si appoggia alla cooperativa per coprire i turni notturni. Nel polo di pediatria di Lavagna i medici attualmente in servizio sono 9, 5 specialisti e 4 specializzandi che non fanno le notti e dunque, per coprire le notti, occorre integrare con turni di cooperativa.
Cosa è successo
La bimba era arrivata sabato sera in ospedale con dolori addominali. Al pronto soccorso l'avevano visitata e poi dimessa. I genitori l'avevano riportata a casa. Ieri mattina la piccola si è sentita di nuovo male e in casa sono arrivati i medici, i vigili del fuoco con l'elicottero per portarla al Gaslini. Nonostante i tentativi dei medici la piccola però è morta in braccio al papà.
(foto archivio)
IL COMMENTO
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