"Quella auto mi è venuta addosso frontalmente, ho cercato di evitarla ma è stato impossibile...".
Lo ha detto alla polizia stradale ancora sotto choc per l'accaduto e provato dal tanto fumo respirato il camionista straniero che guidava l'autobotte piena di vino contro cui si è schiantata la Seat Cupra del conducente morto carbonizzato nell'incendio divampato mercoledì sera in un tratto a doppio senso per dei cantieri nella galleria Gorleri, nel tratto imperiese di Diano Marina dell'autostrada dei Fiori A10, fra San Bartolomeo e Imperia Est.
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Un incidente che poteva essere una strage e in cui oltre al camionista sono rimasti intossicati dal fumo altri dodici automobilisti che erano a bordo delle vetture che in quel momento transitavano nella galleria.
Vittima sarà identificata da gendarmeria francese
Non ancora identificata la vittima: la polizia stradale della sezione di Imperia Ovest che conduce le indagini dal numero di telaio dell'auto (la targa è stata sciolta dal fuoco) è venuta a conoscenza del proprietario, un giovane francese di Marsiglia, che però allo stato attuale non è detto che sia la persona carbonizzata perché in linea teorica avrebbe potuto averla prestata a un amico o un familiare. Le ulteriori indagini per accertare chi poteva essere il conducente deceduto sono state delegate dalla polizia stradale imperiese ai gendarmi del distretto francese di Marsiglia.
Nonostante le polemiche per la pericolosità degli scambi di carreggiata in galleria imposti per i tanti cantieri nel tunnel Gorleri in cui è avvenuto l'incidente da ieri notte alle 2 il traffico è stato ripristinato nuovamente nei due sensi.