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Cronaca

Recapitata mercoledì sera mentre il primo cittadino era in ospedale per un piccolo intervento, sopra il bossolo incise le sue iniziali R.F., "io non ho nemici" la sua prima reazione. Ai raggi x la nuova gestione degli appalti minori e due esposti alla procura
3 minuti e 55 secondi di lettura
di Michele Varì
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Una pallottola inesplosa da fucile con sopra incise R.M., le sue iniziali, recapitata nella buca delle lettere al sindaco di Carcare

, dentro il plico solo la scritta, "al sindaco Mirri", come a ribadire la minaccia.

Il sindaco, "mai ricevuto minacce" 

La pallottola è stata recapitata mercoled' scorso anche se la notizia è stata annunciata oggi in una conferenza stampa organizzata in Comune. “È una delle prime volte che succede un fatto così grave in Valbormida e nel savonese" ha detto il primo cittadino, che non sa assolutamente spiegare perché qualcuno possa avercela con lui. "Mai avuto problemi con nessuno, né da amministratore né da agente immobiliare". A ricevere la lettera sono stati la moglie e il figlio del sindaco,"mia moglie" è da due giorni che non dorme, svela Mirri come a fare capire la gravità dell'accaduto.

Indagini dei carabinieri: al vaglio le telecamere

Sulla minaccia hanno avviato indagini i carabinieri della compagnia e del comando provinciale di Savona e gli agenti della Digos savonese che hanno chiesto il massimo riserbo al sindaco. Accertamenti che hanno preso il via con i rilievi sul plico e sul proiettile, e proseguiti con l'acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza pubbliche e private installate nella zona della casa del sindaco, che si trova nel centro storico di Carcare.

Quei volantini di minaccia in campagna elettorale

Mirri oggi ha riferito un particolare importante: "Mi viene da pensare che qualcosa possa essere nato in campagna elettorale. Avevo ricevuto dei volantini di minaccia, ma subito non ci avevo dato peso. È una situazione che non va sottovalutata, ma io e la mia giunta ne usciamo più forti e Solicontinueremo a svolgere il nostro lavoro con onestà e trasparenza, come abbiamo sempre fatto".

Mirri, un passato da guardalinee in serie A

Sessantacinque anni, origini calabresi di Cosenza, Mirri, di professione agente immobiliare e un passato da assistente arbitrale (suo figlio Matteo è arbitro di serie D) in serie A nella terna dell'arbitro genovese Graziano Cesari, è sindaco da un anno e mezzo quando con la sua giunta di centro sinistra, lui che è un tesserato del Pd, ha interrotto un'egemonia del centro destra che durava da circa 15 anni. Anche questo particolare è vagliato con attenzione dagli inquirenti. Non è da escludere infatti che la nuova linea amministrativa possa in qualche modo avere infastidito qualche cittadino.

Ai raggi x cambio gestione degli appalti minori

Mirri però ribadisce che non sa assolutamente spiegare il motivo della minaccia, "non ho problemi con il mio lavoro di agente immobiliare e neppure nella mia vita privata, io ho sempre cercato di essere onesto e corretto e questo mi aiuta anche nella mia esperienza politica da amministratore, per questo credo che una intimidazione del genere in una cittadina del nord Italia come Carcare, che ha 5 mila abitanti, sia un molto fatto grave. L'unica cosa che può avere dato fastidio è il fatto che appena mi sono insediati in Comune, a differenza da quanto succedeva con le amministrazioni precedenti, ho rotto gli equilibri sui piccoli appalti, stabilendo che per i piccoli lavori, come ad esempio per sistemare una buca nella strada, come prevedono le normative per gli appalti diretti sotto i 150 mila euro, si devono impiegare solo ditte del nostro territorio che in caso di necessità in neanche mezz'ora sono subito sul posto".

Solidarietà di Bucci: "Spero responsabili vengano individuati"

Il presidente della Liguria Marco Bucci ha subito espresso massima solidarietà a Mirri per l’ignobile atto intimidatorio ricevuto: "Non è solo un gesto vile nei confronti di una persona che rappresenta le Istituzioni e lavora per il bene dei cittadini, ma un attacco alla democrazia e ai valori di civiltà su cui si fonda la nostra società. La Liguria condanna con fermezza ogni forma di violenza e intimidazione, è fondamentale che chiunque si impegni per il proprio territorio possa farlo con serenità e senza temere per la propria incolumità. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine affinché vengano individuati i responsabili di questo grave gesto».

"Vicini a Rodolfo", Pd ligure al fianco di Mirri

Solidarietà anche dal vicepresidente del consiglio regionale Roberto Arboscello, compagno di partito del Pd di Mirri: "Esprimo la più profonda solidarietà a lui e alla sua famiglia. Questi gesti vili e violenti non devono trovare spazio nella nostra società. Auspico che i responsabili vengano rapidamente individuati e assicurati alla giustizia. Sbaglia chi pensa di ostacolare la buona politica con atti intimidatori e violenza. Qualche anno fa, anch'io sono stato vittima di minacce e so cosa significa per una famiglia affrontare tali situazioni. A Rodolfo e ai suoi cari la mia vicinanza. La comunità è con voi in questo momento difficile".

 

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