I novantatré pensionati non autosufficienti sfrattati dalla Residenza per anziani di via Chiodo a Castelletto per il crollo sulla struttura di una gru di un cantiere potrebbero rientrare nelle loro camere entro fine gennaio.
Quel boato la sera del 28 novembre
Trapela dai titolari della Camandolina dopo il dissequestro e la rimozione della gru da parte della procura che conduce le indagini sul drammatico incidente avvenuto la sera del 28 novembre 2024. Un crollo che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia e che solo per caso non ha provocato feriti. Ingenti invece i danni alla residenza per anziani, colpita sul tetto e al pianterreno.
Rsa danneggiata sul tetto e nei fondi
Proprio per questo entro fine gennaio, ma si spera anche qualche settimana prima, si ipotizza che gli anziani trasferiti in altre residenze potranno tornare ad occupare almeno i due piani centrali, i meno danneggiati, dei quattro della struttura. La Camandolina non presenta problemi strutturali di staticità.
Alcuni anziani nel frattempo sono deceduti
Alcuni dei 93 ospiti sfrattati però non ritorneranno in via Chiodo, alcuni perché nel frattempo deceduti a causa dell'età avanzata e per le condizioni psicofisiche già precarie, altri perché trasferiti dai familiari in altre strutture.
Al via la perizia del consuolente sulla gru
Sul fronte dell'inchiesta da registrare l'avvio della perizia del consulente del pm che deve stabilire le esatte cause del crollo: gli accertamenti dell'ingegnere Firolli sono stati avviati alla presenza dei periti degli indagati, in tutto undici fra montatori della gru, fornitori, certificatori e vertici dell'impresa che l'ha noleggiata.
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IL COMMENTO
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