Sarà l'ex amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci, l'imputato numero uno del processo per il crollo del Morandi, a parlare per più tempo in aula nel corso delle dichiarazioni spontanee preannunciate oggi da 14 delle 58 persone sul banco degli imputati per il crollo del viadotto Polcevera costato la vita a 43 innocenti.
I legali accolgono appello del giudice
Lo hanno annunciato gli avvocati degli imputati accogliendo l'appello del presidente del collegio giudicante Paolo Lepri che nelle scorse udienze aveva chiesto di consegnare memorie scritte e limitare il racconto in aula per ridurre i tempi. Lepri aveva detto che in caso di dichiarazioni fiume sarebbe stato costretto ad aggiungere una quarta udienza settimanale al giovedì, ipotesi che aveva suscitato una veemente reazione dei tanti legali degli imputati che arrivano da fuori Liguria.
Mollo e Di Taddeo in aula mezza giornata a testa
Castellucci parlerà per un'intera udienza, l'ex direttore Mollo e l'ex responsabile delle manutenzioni di Aspi Di Taddeo per mezza udienza, il dirigente di Spea Nebbia che aveva annunciato di parlare per tre giorni parlerà per solo tre ore. Gli altri imputati rilasceranno dichiarazioni di ore.
Dopo l'udienza di oggi il processo di fermerà in attesa del deposito della conclusioni della perizia integrativa richiesta dai giudici fissata per il 31 gennaio.
Dichiarazioni al via dopo marzo
Dopo alcune settimane di pausa per dare modo di leggere il dossier dei periti si tornerà in aula martedì 11 febbraio e mercoledì 12 per l'avvio dell' illustrazione della perizia da parte dei periti che dovrebbe durare due o tre udienze, quindi toccherà ai 12 consulenti di parte, infine ci sarà l'esame dei periti da parte dei giudici, dei pm e delle difese. Una fase che dovrebbe occupare le udienze per tutto marzo.
"Il padre padrone di Aspi"
Successivamente partiranno le dichiarazioni spontanee degli imputati. Prima di tutte quella di Castellucci, ritenuto dall'accusa "il padre padrone di Autostrada per l'Italia".
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IL COMMENTO
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