Genova blindata sin da stamane per evitare scontri annunciati dal movimento antifascista che sfilerà in corteo dalla stazione Marittima e, a partire dalle14.30, attraversando tutta la città arriverà in via Montevideo, nei pressi di piazza Alimonda, alla Foce, dove ha sede il movimento di estrema destra Casapound che stamane ha annunciato l'avvio del tesseramento.
I carabinieri tenuti lontani dalla manifestazione
Poliziotti, agenti della polizia locale e finanzieri sono schierati dalle prime ore della mattina per evitare violenze. I carabinieri invece rimarranno nelle retrovie per evitare di fare salire la tensione dopo la morte del giovane egiziano Ramy avvenuta il 17 dicembre scorso a Milano: il giovane è morto a bordo di uno scooter in seguito a un incidente stradale dopo un lunghissimo inseguimento notturno nelle vie della città da parte delle "gazzelle" dei militari dell'arma.
Una tragedia che ha fatto divampare la protesta della comunità di migranti e antagonista di Milano per cui lo scooter su cui viaggiava Ramy Elgaml, guidato da un tunisino 19 anni senza patente, è stato un omicidio provocato dallo speronamento della moto. Della tragedia sono circolati diversi video. La procura ha avviato un indagine per omicidio e alcuni carabinieri sono stati indagati. Per questo si teme che oggi a sfilare per le vie della città ci possano essere non solo antagonisti e anarchici ma anche tanti giovani magrebini ospitati nei numerosi centri dislocati a Genova.
Via Montevideo già bloccata dai blindati
Via Montevideo, dove c'è la sede di Casapound, è stata sgomberata da ieri dalle auto posteggiate e transennata: da stamane il traffico è interdetto con uno schieramento delle forze dell'ordine e i blindati con gli alari (nella foto), i mezzi del reparto mobile che si usano nella manifestazioni più a rischio.
Da indiscrezioni i simpatizzanti del movimento di estrema destra Casapound a Genova non sono molti, non arriverebbero a una trentina. La sede di via Montevideo è già stata fatto più volte in passato oggetto di vandalismi.
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IL COMMENTO
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