Cronaca

Il report della procura generale sui reati commessi in Liguria
3 minuti e 35 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Una protesta simbolica contro la riforma costituzionale dell'ordinamento giudiziario è andata in scena questa mattina al termine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Se avessi avuto un ruolo diverso da quello che ricopro attualmente avrei partecipato anch'io a questa manifestazione simbolica". Lo ha detto il procuratore capo di Genova Nicola Piacente prima dell'inizio dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Ritengo doveroso rimanere sia per il ruolo istituzionale che ricopro ma anche perché la mia permanenza nell'aula ha un valore simbolico: è una forma di rispetto nei confronti di tutte le istituzioni presenti ma soprattutto un messaggio nei confronti di tutte le istituzioni perché rimanga comunque un canale di dialogo e di comunicazione tra magistratura, governo e parlamento".

La separazione delle carriere

"Noi ci rendiamo perfettamente conto - spiega Piacente - di essere soggetti soltanto alla legge e ci rendiamo però conto che le esigenze di giustizia dei cittadini vanno al di là della separazione delle carriere, impongono interventi più urgenti rispetto alla separazione delle carriere. Questo riguarda ad esempio la soluzione del problema della durata dei processi penali e anche dei processi civili, riguarda il potenziamento delle risorse perché tutti noi possiamo compiere fino in fondo il nostro dovere e riguarda soprattutto il rispetto di un principio fondamentale della Costituzione: l'uguaglianza dei cittadini viene garantita attraverso l'indipendenza dei magistrati tutti, pubblici ministeri e giudici".

Anno giudiziario: magistrati liguri urlano "W costituzione"

Hanno abbandonato l'aula mostrando la costituzione gli oltre cento magistrati del distretto della Liguria nel momento in cui ha iniziato a parlare il rappresentante del governo all'inaugurazione dell'anno giudiziario. La protesta, organizzata dall'Anm per esprimere il forte dissenso alla riforma costituzionale dell'ordinamento giudiziario. Pm e giudici sono andati dall'aula magna all'atrio del tribunale e hanno "occupato" lo scalone di marmo all'ingresso urlando "W la Costituzione ". 
 

Vidali, Corte d'appello: "Magistrati siano indipendenti"

Giudici e pubblici ministeri indipendenti per garantire la tutela effettiva della giustizia. È il monito lanciato dalla presidente della corte d'appello di Genova Elisabetta Vidali nel corso dell' inaugurazione dell'anno giudiziario. Ed è per questo "che la magistratura tutta cerca di sensibilizzare addette ai lavori e utenti sulla necessità di salvaguardare il modello costituzionale idealmente orientato alla fine cultura della giurisdizione: un pubblico ministero che ha elaborato il difficilissimo compito del giudicare sarà indubbiamente più consapevole, così come affidare ad una corte esterna al Csm il potere disciplinare ne sminuisce la capacità di diffondere e salvaguardare un modello di giudice imparziale".

"L'emergere di nuovi fatti - continua Vidali - di nuovi bisogni e diritti in una società in continuo divenire impone di ricercare soluzioni ancorate al diritto positivo nel rispetto dell'equilibrio e della collaborazione dei poteri".

"Si è sempre detto che il giudice deve essere ed ancor prima apparire indipendentemente, ebbene il giudice dovrebbe paradossalmente risultare indipendente anche da se stesso, mantenendo sempre costantemente accesso una dimensione di terzietà. Possono sempre formularsi critiche al suo pensiero, non già alla sua persona, soprattutto attraverso ingerenze indebite nel privato".

Procura Generale, allarmante aumento reati tra minori di 14 anni

È allarme in Liguria per i reati commessi dai minori di 14 anni. Le denunce sono aumentate del 63 per cento in un anno, passando da 192 a 313. E' quanto emerge dalla relazione del procuratore generale Mario Pinelli nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Si tratta di un dato veramente allarmante che non solo sollecita la procura per i minorenni a una crescente vigilanza - spiega Pinelli - ma che imporrebbe una serissima riflessione a tutti i livelli in quanto lascia preconizzare foschi scenari futuri di cui le attuali baby gang, le sparatorie, gli accoltellamenti e le violenze brutali coinvolgenti sempre più spesso minorenni non sembrerebbero che delle "punte d'iceberg" rispetto a un fenomeno pervasivo e sempre più anticipato denotante una completa assenza di valori e binari educazionali in soggetti poco più che bambini". In generale, i reati commessi dai minorenni risultano "sempre più connotati da violenza, da utilizzo dei social e da aggressività sessuale". Sono stati 77 i fascicoli per i reati legati alla violenza di genere e sono state tre le misure cautelari chieste. "Lievitati i reati di rapina passati da 125 a 147. Il pg ha anche parlato dell'omicidio avvenuto nel 2023 in via dei Pescatori dove un ragazzo di 17 anni ha ucciso un uomo con cui si stava prostituendo.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook