E' iniziata alle prime ore dell'alba di sabato 1 febbraio una vasta operazione da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Genova con 29 arresti in tutta Italia per la truffa del "finto maresciallo" ai danni soprattutto di persone anziane. L'operazione è stata chiamata "2 ottobre" proprio perché in quella data ricorre la festa dei nonni. A coordinare la squadra di malviventi era una coppia, uomo e donna, che ha messo in atto in tutto 54 colpi raccogliendo un bottino di oltre 700mila euro.
Arresti a Napoli, Caserta, Torino
Gli arresti sono avvenuti nelle città di Napoli, Caserta e Torino: l'operazione condotta dai Carabinieri genovesi ha smantellato una organizzazione criminale che aveva la sua base operativa e logistica nella città di Napoli, i cui componenti truffavano soprattutto persone anziane con la tecnica del "finto maresciallo". Il Tribunale di Genova ha emesso 29 misure cautelari nei confronti dei capi dell'organizzazione e dei materiali esecutori, che agivano su tutto il territorio nazionale. I 29 soggetti sono tutti originari del napoletano: su di loro pende la denuncia per associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani, di cui 21 in carcere, 5 in detenzione domiciliare e 3 obbligati a presentarsi alla polizia giudiziaria.
Carabinieri genovesi smantellano organizzazione criminale attiva in tutta Italia (foto di archivio)Un bottino da 700mila euro
Il cuore della banda era costituita da una coppia, uomo e donna, Alberto Macor e Marica Mastroianni, già noti alle forze dell'ordine. Agli indagati sono stati contestati complessivamente 54 episodi di truffe pluriaggravate (45 consumate, 9 tentate) avvenute in tutta Italia tra l'aprile del 2022 e il marzo del 2024 con un bottino totale di oltre 700mila euro. Sono stati sventati 13 tentativi di furto e i Carabinieri hanno anche recuperato il profitto di alcune truffe (denaro e monili in oro) per un valore di circa 90mila euro.
La tecnica del finto maresciallo
La tecnica usata dall'organizzazione criminale è ormai consolidata: le persone prescelte vengono contattate al telefono da parte di finti marescialli che danno loro una notizia altrettanto falsa, solitamente questa riguarda il figlio o un nipote che avrebbe provocato un incidente con feriti gravi e questi andrebbero immediatamente risarciti. Per aumentare la pressione psicologica, i truffatori riferiscono alla vittima che, per evitare l’arresto del parente, è necessario pagare immediatamente una cauzione. Il truffatore spinge la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli presenti in casa: nel frattempo si muove il complice e fino a quel momento il finto maresciallo resta al telefono con la vittime dell'estorsione, di modo che non possa comunicare con nessuno.
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IL COMMENTO
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