Cronaca

La vittima era un operaio specializzato di 36 anni. Le cause e la dinamica dell’accaduto sono in fase di accertamento da parte delle autorità competenti
5 minuti e 25 secondi di lettura
di Andrea Popolano, Annissa Defilippi
Persona con un caneLorenzo Bertanelli

Si chiamava Lorenzo Bertanelli, aveva 36 anni ed era originario di Sarzana ma cresciuto a Massa. È lui la vittima dell'incidente mortale sul lavoro in porto a Genova avvenuto a molo Giano. L'operaio è rimasto schiacciato da un pezzo di una barca caduta da un ponteggio. Sul posto immediato l'intervento del personale sanitario con ambulanza e automedica per prestare le prime cure, ma le ferite riportate sono risultate troppo gravi. L'incidente è avvenuto al Bacino 2 nella zona di riparazioni navali. L'operaio stava lavorando per la Mecline, una ditta specializzata in allestimenti navali e carpenteria con sede in Toscana. Sul posto si è recato il pubblico ministero di turno Stefano Puppo insieme agli ispettori della Asl3. A Molo Giano anche il Psal (Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro), la polizia di Stato, la security del bacino portuale di Genova e i vigili del fuoco. Sul luogo della tragedia sono giunti anche i familiari della vittima. Avviate le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

La dinamica dell’incidente

Da quanto per ora ricostruito risulta che l’uomo sia stato travolto da un propulsore di circa tre tonnellate fissato sotto lo scafo della nave e che ha come funzione quella di timone integrativo. Il propulsore è caduto insieme a un rotolone di metallo. L’operaio ha riportato fratture a entrambi i femori, la rottura del cranio è una ferita al petto che sono risultate troppo gradi. L’autopsia è stata disposta per sabato, aperto un fascicolo di indagine contro ignoti. Per aiutare a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente è stata fatta richiesta a Ente Bacini di acquisire le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nell’area. 

La nota di Amico & Co e il cordoglio per la vittima 

Dopo la tragedia è arrivato il cordoglio della Amico & Co spa ha spiegato che le cause e la dinamica dell’accaduto sono in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. "Amico & Co esprime il più sentito cordoglio per l’accaduto e la vicinanza alla famiglia e resta a disposizione delle autorità per quanto occorre" si legge in una nota. Amico & Co spiega che "i lavori avevano come oggetto la manutenzione degli impianti di governo ausiliario (elica di governo) dell’unità. Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo s.r.l., che svolge anche l’assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline s.r.l., di cui era dipendente la vittima dell’incidente".

Chi era la vittima

Bertanelli per tutti era conosciuto come Loré. Tantissimi i messaggi dei suoi amici sui social dove Lorenzo compariva spesso nelle foto con il suo amato cane Aron. L'ultimo post su Facebook era rivolto alla mamma: "Vorrei che mia mamma fosse eterna. È l'unico desiderio che esprimo ormai da tempo". Nato a Sarzana ma era cresciuto e vive a Massa Carrara. Lavorava per ditta toscana Mecline s.r.l.

Indetto sciopero di 4 ore

Dopo la tragedia in porto i lavoratori del porto hanno indetto uno sciopero immediato di 4 ore. "Un altro morto sul lavoro a Genova. L’infortunio mortale si è verificato questa mattina presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali del Porto di Genova. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto. In attesa di comprendere la dinamica di cosa sia accaduto, Fim Fiom Uilm inviano le proprie condoglianze alla famiglia e ai colleghi del lavoratore deceduto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è quella dello sciopero sino a fine giornata".

Il cordoglio di Regione Liguria e Comune di Genova

Cordoglio per la tragedia è arrivato dal presidente della Regione Liguria Marco Bucci:"Apprendo con sgomento della tragedia che si è verificata in porto a Genova e che è costata la vita a un operaio. Voglio esprimere ai familiari della vittima il cordoglio dell’intera Regione Liguria in questo momento di grande dolore. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità. Una tragedia che ci impone di rafforzare il nostro impegno per la sicurezza. È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori”. Sul luogo della tragedia anche il sindaco facente funzioni di Genova Pietro Piciocchi: "Con sgomento e profonda tristezza apprendiamo la notizia del tragico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio presso Molo Giano: nome mio e di tutta la Giunta desidero esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi. Un altro fatto doloroso che ci ricorda con forza come la sicurezza sul lavoro sia, per tutto il Paese, un impegno prioritario, che istituzioni, mondo imprenditoriale, sindacati e rappresentanti dei lavoratori devono perseguire in modo unitario, senza mai abbassare la guardia. Non è accettabile che nel 2025 si possa ancora morire di lavoro" ha commentato Piciocchi. Nota di cordoglio da parte della presidenza del consiglio comunale. "Esprimo il più profondo cordoglio per il tragico incidente avvenuto al Molo Giano del porto di Genova, in questo momento di dolore sono vicino alla famiglia della vittima, ai suoi cari e ai colleghi di lavoro - si legge nella nota del presidente Carmelo Cassiba -. Questa drammatica perdita ci ricorda l'importanza di mantenere sempre alta l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È dovere di tutti rafforzare il proprio impegno affinché tragedie simili non si ripetano e fare quanto necessario per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti". “A nome della presidenza del Consiglio comunale di Genova esprimo il più profondo cordoglio per il tragico incidente avvenuto al Molo Giano del porto di Genova. In questo momento di dolore, sono vicino alla famiglia della vittima, ai suoi cari e ai colleghi di lavoro. Questa drammatica perdita ci ricorda l'importanza di mantenere sempre alta l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È dovere di tutti rafforzare il proprio impegno affinché tragedie simili non si ripetano e fare quanto necessario per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti”. Così il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba appresa la notizia del tragico incidente avvenuto in tarda mattinata.

A dicembre un altro operaio morto al Psa

Quello avvenuto nella zona di riparazioni navali è il secondo incidente mortale in porto a Genova in meno di due mesi. Lo scorso 18 dicembre un uomo di 52 anni è morto al Terminal Psa di Genova Pra' colpito da una ralla. Anche in quell'occasione il mondo portuale genovese si fermò in segno di lutto.

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