Cronaca

A 48 ore dallo sciopero del personale dei pronto soccorso genovesi per le condizioni in cui sono costretti a lavorare ennesima violenza in un reparto ospedaliero d'emergenza
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di Michele Varì

Appena due giorni prima gli operatori dei pronto soccorso genovese hanno manifestato davanti alla prefettura per le sempre più precarie condizioni in cui sono costretti a lavorare per gli eccessivi carichi di lavoro e le violenze subite, ieri un infermiere e un medico del pronto soccorso dell'ospedale San Martino sono stati aggrediti e colpiti con uno schiaffo e una spinta da un paziente psichiatrico.

In ospedale per un Tso

L'ennesima aggressione a operatori sanitari è avvenuta nel primo pomeriggio: il paziente, un sessantenne, era arrivato in ambulanza per un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio. L'uomo ha prima aggredito verbalmente l'infermiere, un trentenne, e poi l'ha colpito con uno schiaffo. A bloccare l'aggressore sono stati gli altri dipendenti, fra cui un medico, a sua volta spintonato. Poi il paziente è stato fermato dagli agenti del posto fisso di polizia e delle volanti intervenuti dopo pochi minuti nel pronto soccorso.

Trasferito in psichiatria

Il sessantenne è stato quindi contenuto e trasferito nel reparto di psichiatria per una valutazione da parte dei medici. Potrebbe essere denunciato per l'aggressione aggravata all'infermiere e al medico.

Al Ps senza la scorta degli agenti specializzati in Tso

Non chiaro ancora come mai il sessantenne sia giunto in ospedale accompagnato solo dagli operatori del 118 ma senza la scorta prevista per questi ricoveri degli agenti della polizia locale specializzati nei Tso.

Le nuove normative prevedono l'arresto

Se l'uomo non fosse stato un paziente con turbe psichiatriche per un gesto grave come un'aggressione fisica, avrebbe rischiato l'arresto, come previsto dalle nuove norme a tutela del personale sanitario da poco introdotte dopo l'escalation di violenze nelle corsie.