Prima ha fatto esplodere una bomboletta di gas appiccando un incendio in cella, poi ha distrutto tutto rompendo tubi e mattonelle facendo allagare tutto il piano. Panico e paura nel carcere di Marassi, nella sesta sezione del piano terra, dove sono i detenuti violenti.
Che cosa è successo nel carcere di Marassi
È successo ieri. Un intervento di quattro ore da parte degli agenti della polizia penitenziaria che ha subito tentato di bloccare l'uomo, in carcere per reati di furto, resistenza, evasione e traffico di sostanze stupefacenti, in carcere dal 2017 e con un fine pena al 2027. Il detenuto ha poi aggredito con una lama i poliziotti.
"Salti mortali e doppi turni: ecco le condizioni dei poliziotti penitenziari"
"A Genova Marassi la Polizia penitenziaria è chiamata spesso a fare salti mortali, doppi turni, placare gli animi di detenuti facinorosi, con grande professionalità, ma soprattutto stanchezza di doppi turni e operazioni massacranti. Un Istituto in perenne sovraffollamento (700 detenuti circa). Del resto, mentre il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, continua a magnificare dell’improbabile (tranne qualche rara eccezione) riconversione a scopo detentivo di caserme delle forze armate dismesse, senza peraltro tenere in debito conto che quasi mai le caserme sono lì dove servirebbero le prigioni, nelle carceri il sovraffollamento e i problemi dilagano - spiega Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria -. Sono complessivamente 16mila i detenuti oltre la capienza, mentre più di 18mila gli agenti mancanti agli organici della Polizia penitenziaria. Il governo prenda compiutamente atto dell’emergenza e ponga un freno alle sofferenze di detenuti e operatori, quest’ultimi ormai stremati da turnazioni massacranti, carichi di lavoro debordanti e continue aggressioni (3.500 in un anno). Serve subito, non fra anni, deflazionare la densità detentiva, potenziare gli organici del personale, assicurare l’assistenza sanitaria e riorganizzare l’intero apparato anche avviando riforme complessive. È impensabile proseguire a lungo in queste condizioni".
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