
Riaprirà a breve - si spera prima dell'estate - il panificio del carcere di Marassi, una realtà come poche dove la cooperativa che lo gestiva produceva ogni giorno circa 600/700 kg di pane per la grande distribuzione, rifornendo 17 punti vendita nell'area di Genova. Al lavoro c'erano anche i detenuti, con benefici importanti per il loro percorso verso la scarcerazione.
Nel 2021 il crollo del soffitto
Il 2 novembre 2021 un contro soffitto è crollato e tutte le attività della cooperativa sociale Italforno sono state stoppate. Da lì, sono iniziati i problemi. Per il sindacato della polizia penitenziaria si è trattato di una ‘strage sfiorata’, in quanto nei locali al momento del crollo non si trovavano persone sul posto, ma per caso.
Chiuso il bando, c'è una candidatura
La bella notizia è che il bando per riaprire l'attività, dopo che nel 2021 il crollo del soffitto del panificio aveva decretato l'inizio della fine per la cooperativa, è stato fatto e un consorzio di cooperative si è candidato. "Io mi auguro che possa riprendere l'attività anche prima dell'estate, adesso vediamo i tempi, però ci siamo portati molto avanti" ha raccontato a Primocanale la direttrice del carcere di Marassi, Tullia Ardito. "Si tratta di una buona candidatura, mi sembra un progetto molto valido, molto ambizioso e quindi speriamo veramente di concludere al più presto". Nel panificio lavoreranno almeno otto detenuti, alcuni dei quali verranno scelti dal corso professionale che è già in corso all'interno delle mura del penitenziario.
Apre in questa giorni la falegnameria
Riapre in questi giorni un progetto che affonda le sue radici nella storia del penitenziario genovese. Le prime foto della falegnameria del carcere di Marassi risalgono al 1951, nel 2025 invece sta per riaprire dopo anni di chiusura. "È un progetto studiato, finanziato dalla Compagnia di San Paolo con un investimento molto importante che prevede l'apertura della falegnameria dell'istituto. Inizieremo con due detenuti in attività lavorativa".
IL COMMENTO
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