
Due incidenti sul lavoro nel giro di poche ore nel porto di Genova. Il primo infortunio è avvenuto all'interno dei cantieri Amico&Co poco prima delle 10:45 un operaio è precipitato da un ponteggio ferendosi alla testa. Il secondo invece è avvenuto a Pra', al Terminal Vte, e ha coinvolto un altro operaio investito da un camion in via Rallisti.
Un operaio è caduto da quattro metri d'altezza
Poco prima delle 11 nell'area di Molo Giano un lavoratore di 51 anni di origine ecuadoriana e residente a Genova, appartenente a una ditta esterna, per cause in fase di accertamento è inciampato e caduto da un ponteggio da un'altezza di quattro metri, riportando una ferita al cranio e al femore.
Sul posto sono intervenute l'ambulanza 3-277 della Croce Bianca Genovese - Distaccamento di Carignano, l'automedica Golf 3, il nucleo Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della Asl 3 Genovese e la Capitaneria di porto. Il paziente è stato stabilizzato in loco e ospedalizzato presso il Pronto soccorso del Policlinico San Martino, dov'è giunto circa un'ora dopo.
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A Pra' un altro lavoratore è stato investito da un camion
Un altro incidente sul lavoro a distanza di poche ore. Poco prima delle 13 infatti, un uomo di circa 50 anni è stato investito da un camion in via dei Rallisti, nel terminal Vte. Sul posto il 118 con ambulanza e automedica: l'operaio è stato soccorso per una importante ferita al torace e trasportato in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale San Martino.
Lo scorso 5 febbraio la tragica morte di Lorenzo Bertanelli
Lo scorso cinque febbraio la tragica morte di Lorenzo Bertanelli, lavoratore per una ditta esterna di Massa, rimasto schiacciato da un pezzo di una barca, un'elcia, caduta da un ponteggio mentre si trovava a molo Giano. "L'infortunio di questa mattina accaduto all’interno dei cantieri Amico è l’ennesimo infortunio che si verifica alle Riparazioni Navali del Porto di Genova" scrive la Fiom Genova. "Il primo pensiero va al lavoratore coinvolto e ai suoi famigliari che stanno vivendo momenti di angoscia. Quanto accaduto conferma la criticità delle lavorazioni nell’ambito della cantieristica navale e alla luce di quanto continua a succedere la Fiom ribadisce le richieste a Prefetto, Autorità di Sistema Portuale e Aziende in ambito di salute e sicurezza sul lavoro. E’ passato solo un mese infatti dall’infortunio mortale presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali, infortunio nel quale ha perso la vita un lavoratore di una ditta in appalto: i lavoratori del settore sono scesi immediatamente in sciopero. L'ottenimento del tavolo di trattativa in Prefettura attualmente in essere è stato un primo passo, ma deve essere chiaro a tutti che i lavoratori continueranno la mobilitazione fino all'ottenimento di risposte concrete".
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IL COMMENTO
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