La Liguria celebra la festa della Donna con numerose iniziative in tutte le città. A Genova come da tradizione il corteo organizzato da 'Non una di meno'. La partenza era prevista alle 10.30 da via Fanti d'Italia per arrivare ai giardini di Brignole con concerti e momenti divulgativi ma a causa anche di una fuga di gas nel vicino Hotel Galata la partenza ha avuto circa un'ora di ritardo rispetto al programma iniziale.
Circa duemila persone sono scese in piazza: donne ma anche ragazze, ragazzi, bambini, adulti, le comunità Lgbtq+ e non solo. In testa il carro con la musica, appeso a un lato uno striscione con la scritta: "Disarmiamo il patriarcato". Il corteo è partito con in testa le donne ognuna con una maglietta per comporre la frase "lotto, boicotto, sciopero". In mezzo un tripudio di colori e cartelloni tra cori, musica e tamburi che hanno accompagnato i manifestanti per l'intero percorso. Un corteo allegro ma deciso nel suo messaggio.
Differenze di genere che pesano ancora nelle occasioni di lavoro, nei dati sull'occupazione con le donne sempre con percentuali più basse, e nelle retribuzioni con disparità ancora importanti. Si parla di quasi 10 mila euro all'anno in meno. Squilibrio che si riflette anche una volta raggiunta la pensione: nel 2024 gli importi medi mensili liquidati alle donne nel 55% dei casi rimangono sotto i mille euro. E poi i casi di violenza di genere. Ancora tanti, spesso all'interno delle mura domestiche. Lo scorso anno solo a Genova la polizia locale ha preso in carico 289 pratiche di 'codici rossi' con un arresto per stalking e due allontanamenti dalla casa famiglia. Quest'anno i casi sono già una cinquantina in poco più di due mesi. In duemila in corteo per le vie di Genova
"La giornata della donna si trasforma in sciopero contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme. Perché non abbiamo nulla da festeggiare e molto da cambiare" hanno ripetuto i manifestanti. Il percorso ha visto la partenza da Fanti d'Italia per poi districarsi verso piazza Acquaverde, via Balbi, Portello, piazza Corvetto, Largo XII Ottobre, via XX Settembre, via Fiume con arrivo ai giardini di Brignole. A gestire il traffico gli agenti della polizia locale che hanno modificato la viabilità deviando veicoli privati e mezzi pubblici in corrispondenza del passaggio del corteo.
I dati in Liguria
Sono state 981 le chiamate al numero antiviolenza e stalking 1522 nel 2024 in Liguria, in crescita del 29% rispetto all'anno precedente quando le richieste d'aiuto o informazioni erano state 762. Sono i dati diffusi dall'Istat in occasione della Giornata internazionale della donna. La Liguria si attesta all'1,5% del totale delle 65.048 chiamate effettuate a livello nazionale. Il numero di pubblica utilità gratuito 1522, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno, è stato attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l'obiettivo di sviluppare un'ampia azione di sistema per l'emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Nel corso del 2024 in Liguria le chiamate sono state 271 nel primo trimestre, 237 nel secondo, 209 nel terzo e 264 nel quarto ll 1522 rappresenta un punto di raccordo a livello territoriale, facilitando il collegamento tra le vittime e i servizi di protezione più vicini.
A livello nazionale in linea con i trimestri precedenti l'Istat "nel quarto trimestre 2024 conferma l'incremento delle chiamate che sfociano nell'indirizzamento verso centri e servizi antiviolenza, case protette e strutture di accoglienza per vittime (95%). Questo dato rafforza il ruolo del 1522 come strumento essenziale nel potenziare la rete di supporto locale a tutela delle vittime. La violenza fisica, analogamente ai trimestri precedenti, si conferma come la tipologia principale di violenza subita da quasi la metà delle vittime (40,9%), seguita dalla violenza psicologica (34,3%). Quando si considerano i casi in cui le vittime hanno subito più forme di violenza, quella psicologica risulta la più frequentemente associata ad altre tipologie. Osservando il complesso delle violenze riportate, oltre a quelle fisiche e psicologiche, emergono con particolare frequenza le minacce e gli atti persecutori, evidenziando il ruolo fondamentale del servizio nel contrasto allo stalking. Significativa è anche la quota di segnalazioni relative alla violenza economica".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook