Si sarebbe dovuto alzare dal letto per il suo primo giorno di lavoro come addetto alle pulizie nel carcere di Marassi un detenuto che ha invece deciso di aggredire alle spalle il poliziotto penitenziario in turno.
È accaduto ieri intorno alle 10 nella Seconda Sezione del Piano Terra, sezione che contiene i detenuti condannati in via definitiva. Il giovane, un 26enne del Gambia condannato a 9 anni per droga e diversi reati violenti, non ne voleva sapere di alzarsi e intorno alle 10, chiamato dal Sovrintendente della polizia penitenziaria, irritato e infastidito ha deciso di aggredire alle spalle l'agente, colpendolo con un devastante pugno al volto. Il poliziotto è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso e ha riportato una prognosi di 20 giorni.
La denuncia del sindacato: "Polizia penitenziaria Agnello sacrificale del sistema"
"A Genova Marassi la Polizia penitenziaria è l'Agnello sacrificale del sistema" dichiara la segreteria regionale della UILPA PP. "Per dare un dato, nel 2024 sono state 3.500 le aggressioni subite dalla Polizia penitenziaria. Tutto ciò non sta trovando un argine concreto da parte del Governo, che agisce con placebo e improbabili progetti verosimilmente destinati a fallire, ma più probabilmente a complicare ulteriormente il già drammatico stato delle cose per l'utenza e per il personale".
16mila detenuti oltre i posti disponibili
"Va subito deflazionata la densità detentiva, sono 16mila i ristretti oltre i posti disponibili, necessita potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di più di 18mila unità, va garantita l’assistenza sanitaria e vanno avviate riforme complessive dell’intero sistema d’esecuzione penale, particolarmente, di quello inframurario. È impensabile continuare così”, conclude la segreteria.
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