Cronaca

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Il primo cittadino Franco Siri: ""A distanza di pochi mesi siamo di nuovo colpiti da una alluvione, per fortuna meno grave di quella di ottobre"
1 minuto e 47 secondi di lettura
di Eva Perasso



"A distanza di pochi mesi siamo di nuovo colpiti da una alluvione senz'altro meno intensa per quanto riguarda i danni ma abbiamo interruzioni alla viabilità, piccole frane rimosse alle prime luci dell'alba, le strade provinciali che attraversano il nostro territorio che sono in fase di ripristino, una interruzione sulla strada statale, ci riteniamo ancora fortunati nonostante l'ennesimo danno nella zona sportiva. I ragazzi avevano fatto un sacrificio enorme per rimettere in funzione l'impianto e a distanza di poco tempo lo vediamo di nuovo distrutto. Per fortuna però non abbiamo persone isolate o in difficoltà né gente senza servizi o corrente", così il sindaco di Dego, Franco Siri, a Primocanale commenta quel che è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì in val Bormida.

Il sindaco dalle tre di notte all'opera

Il ricordo torna subito allo scorso ottobre e agli ingenti danni dell'alluvione che colpì la Val Bormida. Le forti piogge, nelle ore dell'allerta gialla che colpisce anche l'entroterra savonese, hanno causato l'esondazione del torrente Pollovero alle prime luci dell'alba. L'acqua ha invaso completamente la strada provinciale 29 del Colle di Cadibona verso Piana Crixia. "E' da stanotte alle tre che giro col vicesindaco", continua il primo cittadino. "Abbiamo subito di nuovo un duro colpo".

Il sindaco: "Acqua da far paura"

Il sindaco è preoccupato per le prossime ore: la pioggia è finita per poi ricominciare ma le previsioni parlano anche di nuovi peggioramenti, fa presente Siri. "Anche se non piove noi siamo in basso e ci prendiamo tutta la valle", commenta a Primocanale. "Non è come ottobre ma strade chiuse, due o tre frane ci sono. A ottobre abbiamo speso 740mila euro di somma urgenza per ripristinare la viabilità quindi non c'è paragone ma certo non ce lo aspettavamo. Piovere ha sempre piovuto a marzo e aprile, ma ora vengono giù quantitativi enormi. Stanotte dall'una alle cinque abbiamo avuto una quantità di acqua da far paura". 

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