GENOVA - La grossa novità nel processo Morandi riguarda la richiesta di patteggiamento da parte di Autostrade e Spea, che dovrebbero versare l'importo dei lavori che non furono effettuati per mettere in sicurezza il viadotto, 27 milioni, a cui si aggiungono le sanzioni. "Il discorso del patteggiamento è molto ampio - spiega Emmanuel Diaz, fratello di Henry, che in quel 14 agosto 2018 perse la vita -. Queste persone ammettono che il crollo è accaduto per colpa loro, perché non hanno voluto cogliere i diversi segnali che avrebbero imposto la chiusura del viadotto Polcevera".
"Non è un discorso semplice - prosegue - la procura lo sta portando avanti nel rispetto del diritto. Tutto questo si trasforma in un elemento gigantesco contro gli altri imputati, che sono stati scaricati. C'era stata un'intercettazione dove avevano messo nero su bianco questa possibilità". Il riferimento di Diaz va all'ipotesi di patteggiamento che gli avvocati di Autostrade avevano paventato nel febbraio 2020, scoperta grazie ad un'intercettazione.
"Di certo questo dimostra che quelle dei pubblici ministeri non erano suggestioni - conclude Diaz -. Mi chiedo a cosa servissero le smentite se ora ammettono le loro responsabilità".