Cronaca

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di Michele Varì

GENOVA-La mancata realizzazione del progetto di messa in sicurezza delle due pile di ponte Morandi che hanno provocato la tragedia del 14 agosto 2018 e ucciso 43 persone ha permesso ad Autostrade per l'Italia di risparmiare 27 milioni di euro.

Emerge dalla clamorosa richiesta avanzata nell'udienza preliminare da Autostrade per l'Italia e da Spea di patteggiare la propria responsabilità amministrativa sul crollo del ponte.

Oltre ai ventisette milioni Autostrade pagherà una sanzione di un milione di euro, la massima prevista.


Spea, la società che avrebbe dovuto controllare Aspi, invece pagherà una pena pecuniaria di 810 mila euro.

Come ha svelato a Primocanale il procuratore capo facente funzioni Francesco Pinto la procura, dopo avere informato le famiglie delle vittime del ponte, ha dato parere favorevole al patteggiamento.

Tocca ora al gup Paola Faggioni decidere se accettare le richieste delle società che saranno vagliate insieme alle istanza di rinvio a processo dei pm Terrile e Cotugno dei 59 imputati per l'inchiesta penale. Le risposte del Gup potrebbero arrivare nel giro di alcune settimane.

Il patteggiamento delle due società responsabili civili della tragedia non cambia ma rende eticamente più complicata la posizione dei 59 imputati che si dicono innocenti.

In particolare nella udienza di oggi l'avvocato Carlo Alleva, uno dei due principi del foro che difendono l'ex amministratore delegato di Autostrade Castellucci, ha riferito che nel procedimento non è stata rispettata la norma che impone che agli imputati siano garantiti il tempo e i mezzi per esercitare la difesa, affermando che l'hardware di oltre 30 terabyte era inaccesibile. Per questo ha chiesto il non luogo a procedere per il suo assistito.
Dietro l'angolo già s'intravvede la richiesta in Cassazione di annullare gli incidenti probatori e dunque il processo.

"Il patteggiamento non lava la coscienza di nessuno per quello che è successo. E, anzi, avrà un impatto importante sull'iter processuale degli altri imputati. Significa che l'impianto accusatorio è valido", ha detto Egle Possetti, portavoce del Comitato parenti vittime del Morandi, commentando la richiesta di patteggiamento di Aspi e Spea.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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