Genova, dà fuoco alla cella e prova a impiccarsi: salvato in extremis
Non è il primo salvataggio in extremis nelle carceri liguri, solo il 20 marzo un uomo di origine magrebina detenuto nel carcere di Sanremo non è riuscito per problemi tecnici a videochiamare la famiglia così, rientrato in cella, ha tentato il suicidio
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di Au. B.
GENOVA-Un detenuto del carcere di Marassi ha dato fuoco alla sua cella e poi ha tentato di impiccarsi.
Gli agenti della penitenziaria sono intervenuti ma hanno dovuto tagliare le cerniere della porta con un flessibile perché il detenuto aveva manomesso la serratura, probabilmente per evitare l'intervento dei poliziotti.
L'uomo è stato salvato, ha riferito Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Polizia penitenziaria, che ricorda come il carcere di Marassi ospiti circa 700 detenuti a fronte di una capienza massima di circa 450. Non è il primo salvataggio in extremis nelle carceri liguri, solo il 20 marzo un uomo di origine magrebina detenuto nel carcere di Sanremo non è riuscito per problemi tecnici a videochiamare la famiglia così, rientrato in cella, ha tentato il suicidio con una corda ricavata dalle lenzuola.
Il trentottenne si trovava già in carcere in quanto arrestato, il 7 febbraio scorso, dai carabinieri di Albenga dopo una rapina commessa il 15 gennaio alla farmacia Richeri di Finale Ligure
GENOVA-Stavano facendo macerare della frutta per poi farla diventare grappa. La polizia penitenziaria ha scoperto così, durante la perquisizione di una cella occupata da detenuti sudamericani, uno smartphone di ultima generazione e due secchi di frutta macerata.
Gli uomini si trovano al quarto pian