GENOVA -Cambio di dirigente alle volanti di Genova: al posto di Anna Leuci, che aveva chiesto da mesi il trasferimento a Sanremo, arriva Maria Teresa Canessa, oggi a Cornigliano ma con un lungo passato da sbirro alla Squadra Mobile e pure da vice alle Volanti. Il suo nome è legato anche al gesto che fece nel 2016 davanti agli operai Ilva in sciopero in lungomare Canepa levandosi il casco in segno di distensione. Al posto della Canessa a Cornigliano andrà Simona Truppo, numero due della Digos.
Il trasferimento di Leuci è stato collegato alle presunte omissioni degli agenti delle volanti prima dell'omicidio di Quinto dove il primo maggio Alberto Scagni uccise a coltellate la sorella Alice nonostante le richiesto di intervento dei giorni precedenti dei familiari.
Ma non è così: perchè Leuci aveva chiesto mesi prima di andare a Sanremo e perchè l'indagine avviata dalla procura sul comportamento degli agenti prima dell'omicidio Scagni, allo stato attuale, avrebbe escluso responsabilità degli uomini in divisa.
La conferma che non esiste nessun collegamento fra il delitto e il cambio del dirigente della questura arriva anche con una nota di Roberto Traverso, della segreteria nazionale del Siap, il Sindacato italiano appartenenti Polizia.
"Siamo sorpresi di fronte agli articoli che hanno voluto correlare il cambio dei dirigenti con il drammatico caso dell’omicidio di Alice Scagni. Gli addetti ai lavori sanno che si tratta di fantasiose interpretazioni visto che le movimentazioni erano già state ampiamente valutate.
Sul caso Scagni il SIAP si è già pronunciato dicendo chiaramente che chi di competenza sta valutando con attenzione le dinamiche del delicato intervento per comprendere in modo equilibrato come sono andate le cose ricordando che i poliziotti delle volanti della questura e dei commissariati lavorano in silenzio 365 giorni all’anno per la sicurezza di una città dove i servizi sociali sono evidentemente carenti e inadeguati: al punto che i poliziotti devono costantemente sostituirsi a chi dovrebbe dare supporto sociale al disagio dei cittadini.
Siamo stanchi di dover rivedere il solito cliché stantio post G8 2001 che a Genova va in scena di default senza voler riconoscere come ormai la trasparenza contraddistingua l’operato dei poliziotti e che anche quest’anno l’indice di gradimento e fiducia dei cittadini nei confronti della Polizia di Stato è ulteriormente aumentato.
Per questo il Siap, un sindacato che puntualmente evidenzia senza sconti a nessuno i limiti, le carenze e gli errori della nostra amministrazione, non accetta e prende le distanze da interpretazioni strumentali che danneggiano ingiustamente l’immagine della polizia di stato".