GENOVA - Giorgio Panariello torna a Genova con "La favola mia", la favola di Giorgio che sognava di diventare un comico, ma anche la favola di tutti quei personaggi che hanno fatto di Giorgio 'Panariello': una carriera sfavillante tra teatro, televisione e cinema capace di far ridere grandi e piccini. L'appuntamento è per mercoledì 27 luglio all'Arena del Mare, nella splendida cornice del Porto Antico, nell'ambito della rassegna "Ridere d'agosto, ma anche prima" giunta alla sua 32esima edizione. A Primocanale Panariello ha regalato qualche anticipazione sulla serata che li aspetta.
"Vi aspetta una favola, che porterà tutte le persone a staccare il cervello per un paio d'ore. A Genova sono stato spesso, dal Politeama al Carlo Felice, passando per il Palasport dove realizzai due puntate di 'Torno Sabato'. Sono sicuro che il pubblico apprezzerà il racconto di me ragazzino che viveva in Versilia e che sognava di fare l'attore, fin da bambino quando mi chiudevo in bagno e mi intervistavo con la spazzola di mia nonna fino ad arrivare ai palcoscenici italiani".
"Questo spettacolo racconta Giorgio dietro Panariello. "La favola mia" è una canzone di Renato Zero e c'è una frase che dice Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai. Io vorrei far vedere l'uomo alle persone, come sono nati i personaggi e come li ho conosciuti"
E non mancherà di certo Renato Zero, ma anche il pr della discoteca Tiki Taka di Orbetello, la Signora Italia, Mario il bagnino, Merigo l'ubriaco del paese che faceva il campanaro. Uno spaccato di umanità vera che Panariello ha conosciuto in prima persona e che ha saputo tratteggiare conquistando il pubblico da nord a sud.
"Oltre alle imitazioni, racconterò anche tutto quello che stava dietro ad ognuno di loro. Come quando ci siamo incontrati per la prima volta io e Renato e il fastidio che gli dava quando la gente lo fermava".
"Una volta delle signore anziane in farmacia lo hanno fermato e gli hanno chiesto 'Lei è Renato Zero? Mi saluti tanto Panariello'"
Sarà un ritorno di Panariello da non mancare quello a Genova, a cui è legato da un sincero affetto.
"I genovesi sono diffidenti, anche se poi ti vogliono bene: prima di venire, fare la doccia, prendere la macchina, parcheggiare, prendere il biglietto... Gli devi piacere proprio tanto. Li devi conquistare, andandoci spesso"
Una descrizione molto attenta e sincera del pubblico genovese che, però, una volta conquistato è tra i più affezionati e calorosi pubblici italiani e saprà accogliere anche questa volta il comico con partecipazione e applausi. Ma il ritorno a Genova è anche un po' interessato.
"A Genova vengo anche per mangiare, ogni volta devo fare tappa obbligata in quella trattoria nei carruggi. Da Maria, non vedo l'ora!"
Nell'attesa di questo grande appuntamento, Estate Spettacolo offre un'ampia scelta di eventi tra festival musicali, teatro e tanta comicità. La rassegna "Ridere d'agosto, ma anche prima", organizzata da Teatro Garage, propone per quest'anno una serie di nomi interessanti tra cui i PanPers, The Pozzolis Family, Lorenzo Baglioni che dai social si sono ritagliati un'ampia fetta di pubblico e i 'nostrani' Bruciabaracche amatissimi da tutti i genovesi. Dopo i due anni di pandemia, che ancora non ci siamo lasciati del tutto alle spalle, c'è grande bisogno di tornare a sorridere per Panariello, che traguarda le generazioni, tra i suoi profili social su Instagram e Tik Tok e i suoi fan che lo hanno sempre seguito in tv.
"Noi siamo i virologi dell'anima, in questo momento c'è bisogno di staccare con tutto il resto, ascoltando una favola. Il mio pubblico è trasversale, quando i ragazzini mi fermano per strada per una foto il cuore mi va a mille. E poi alla fine ti dicono 'Così mia nonna sarà contenta'"