SESTRI LEVANTE - Da una parte ci sono Anna e Emma, entrambe di 13 e 12 anni ed entrambe innamorate di Roberto Vecchioni, che cantano ogni pezzo a memoria. Dall'altra ci sono Rosa e Carmelo, entrambi 'over' o 'boomer' che però allo scoccare della mezzanotte sono ancora sottopalco a ballare a ritmo delle hit del momento. Queste due immagini sintetizzano quelle che sono state le notti bianche della Liguria, eventi che hanno saputo unire tutte le generazioni e hanno visto migliaia di liguri e turisti ritrovarsi a Sarzana per la mitica Orietta Berti, a Varazze con il grande Edoardo Bennato, a Diano Marina con l'unica Malika Ayane. A chiudere questo ciclo di appuntamenti organizzati da Regione Liguria, Sestri Levante che nella sua Baia delle Favole ha accolto con calore il cantautore che a 79 anni ha la stessa energia e verve di sempre.
Il format di questo ciclo si è dimostrato vincente, poiché ha mescolato il mondo del web per i giovanissimi, la musica che ha fatto innamorare un po' tutte le generazioni e il dj set per ballare fino a tarda notte per chi ha voglia di divertirsi. Alle 19, in piazza Matteotti davanti al Comune di Sestri Levante, si è tenuta una piacevole chiacchierata tra Vecchioni e il giornalista Renato Tortarolo: in tanti fan sono accorsi ad ascoltare le sue parole, c'è chi dal Veneto è venuto apposta per questo. "Io seguo Roberto da quando mia moglie era in maternità: ho ascoltato in quell'occasione per la prima volta una delle sue canzoni e da allora io, mia moglie e ora anche mio figlio lo ascoltiamo sempre. Da 40 anni, non appena ho l'occasione, vengo a sentirlo", racconta un suo grande fan. E dal palco quello dell'ex professore di latino e greco al liceo è stato un inno alla cultura, all'impegno, al non smettere mai di leggere per tutti i giovani che dovranno costruire il domani. Ma è stata anche un'esortazione agli adulti ad ascoltare le nuove generazioni, che sono più attente all'ambiente e al sapere più di quanto si pensi. E poi l'amore, l'amore difeso in ogni sua forma "perché noi siamo amore", il rispetto dell'identità di genere su cui c'è ancora troppa "disinformazione e divisione".
A Primocanale ha voluto sottolineare "l'importanza della cultura che deve essere messa nuovamente al centro". Ma poi ha parlato anche della 'sua' Liguria, "patria di cantautori che io ho conosciuto quasi tutti. Lauzi, Tenco, De André: sono tantissimi i nomi che mi vengono in mente"
"Anche per questo, voglio vivere almeno fino a 100 anni, ci provo: ho ancora tante cose da dire e devo ricordarli, fare in modo che non ce li dimentichiamo"
Non poteva quindi non condividere il progetto della Casa dei Cantautori con lui l'assessore alla cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo, che ha raccontato come l'Abbazia di San Giuliano presto ospiterà un tempio della musica, museo destinato a diventare un punto di riferimento a livello nazionale e che celebrerà la storia della musica della Liguria. "E' stato un bell'incontro, grazie Roberto per aver voluto condividere la sua passione non solo per la cultura, ma anche per la parola. Ha raccontato come sono nate le sue canzoni, così diverse le une dalle altre".
Ma la musica e certe canzoni sono immortali, da "Luci a San Siro" che ha segnato una generazione a "Chiamami ancora amore", che dalla vittoria di Sanremo del 2011 ha le parole scolpite sulle labbra di tutti. Sono state queste alcune delle canzoni che hanno chiuso il concerto nella Baia delle Favole. Ma la serata ha preso l'avvio alle 21, su uno straordinario palco sul mare. A condurre questa prima parte Awed, nome d'arte per Simone Paciello che è seguitissimo sui social, su Youtube vanta 2 milioni di iscritti. Con lui si sono alternati anche il duo comico iPantellas, i varesini Jacopo Malnati e Daniel Marangiolo che hanno cantato le loro hit-parodia nate sul web. Ma anche i Masa hanno divertito tantissimo il pubblico con le loro imitazioni.
Lunghi applausi per Roberto Vecchioni che per due ore ha intrattenuto il pubblico tra citazioni, racconti, aneddoti e anche qualche battuta di spirito. La frase con cui ha voluto aprire la serata è tratta dal suo libro "Il mercante di luce" e recita "Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro". E poi si sono susseguite le sue poesie in musica, "L'infinito" a "Milady", da "Voglio una donna" a "Mi manchi". A chiudere la serata è stata però "Sestri Levante", che racconta proprio di quel concerto del 1981 in cui la sua prima moglie lo andò a vedere con il nuovo compagno e lì "capii che nonostante la nostalgia per me iniziava una nuova vita, che era finita". Un brano che non cantava da quasi quarant'anni.
A dare il via alle danze è stata poi "Samarcanda" che ha richiamato anche i più giovani, pronti a scatenarsi fino a tarda notte con un bellissimo dj set che ha illuminato la notte sestrese. Terminano qui le notti bianche 2022, nel segno dell'entusiasmo, della voglia di normalità e del "ne vorremmo molte altre". E l'assessore Ilaria Cavo promette:
"Non so dirvi ancora dove e quando, ma stiamo già lavorando alle prossime notti bianche dell'estate 2023"