GENOVA - Su il sipario venerdì 28 ottobre sulla prima assoluta a livello italiano di "Béatrice et Bénédict", l'opera di Hector Berlioz che aprirà la stagione del Teatro Carlo Felice, in un cartellone fittissimo di appuntamenti tra sinfonica e lirica. A ricordare l'appuntamento, anche lo striscione appeso alle finestre del palazzo di Regione Liguria in piazza De Ferrari, un sospiro d'innamorati "L'amour" quali sono i due protagonisti, interpretati da Julien Behr e Cecilia Molinari. L'opéra-comique del compositore francese non è mai stata rappresentata in Italia dal 1889 ad oggi e c'è grande fervore nel mondo musicale italiano per la scelta innovativa del sovrintendente Claudio Orazi, che assieme al direttore artistico Pierangelo Conte, ha studiato una proposta accattivante per il 2022/2023, che guarda ai titoli amati dal grande pubblico ma che propone anche novità e allestimenti interessanti.
E questo allestimento firmato dalla regia di Damiano Michieletto, una produzione dell'Opéra de Lyon mai andata in scena a causa del Covid, si prospetta ricco di sfumature e interpretazioni da cogliere, di accesso non immediato, ma comunque di grande interesse per un pubblico, specialmente più giovane. I riferimenti sono tanti e puntano a promuovere una riflessione sulle diverse sfaccettature dell'amore. "Siamo molto curiosi di vedere quella che sarà la reazione del pubblico", commenta Elisabetta Acella, assistente alla regia, che spiega a Primocanale la lettura che Michieletto ha voluto dare del libretto tratto da "Molto rumore per nulla" di Shakespeare.
"Questa produzione è particolare e mette in antitesi la coppia di Béatrice et Bénédict, la cui metafora di riferimento è Adamo ed Eva e la natura più selvaggia che irrompe nella casa della seconda coppia antagonista, quella Claudio ed Hero, tutta bianca e nunziale dato che il matrimonio è il loro obbiettivo fin dall'inizio"
Ma l'amore non è sempre uguale e non è per forza quello che nel matrimonio vede un happy ending, ma piuttosto l'inizio di nuove schermaglie amorose, di battibecchi e di dolci riscoperte. Ecco perché Béatrice et Bénédict accettano di sposarsi, senza conoscere fino in fondo dove li porteranno i reciproci sentimenti, anzi promettendosi di essere "nemici di nuovo domani". Questa coppia rappresenta la rottura con chi vuole imporre la convenzione sociale di un amore che trova fine soltanto nel matrimonio, "una gabbia, come le due farfalle ingabbiate che compaiono sulla scena alla fine".
Secondo Giorgio Misseri e Sofia Koberidze, che vestiranno i panni dei protagonisti il 29 ottobre e il 5 novembre, "si tratta di un'opera davvero interessante che piacerà al pubblico più giovane: i costumi sono moderni, le armonie francesi - seppur difficili - sono bellissime e l'interpretazione di Michieletto vuole rendere ancor più moderna l'opera", che non è spesso rappresentata anche in Francia, ma che offre l'occasione di ascoltare e riscoprire qualcosa di diverso. E poi la poesia del libretto in francese rende ancor più internazionale quella che per l'Opera Carlo Felice è una scommessa che l'attenzione della critica musicale nazionale sta già ripagando.