GENOVA - L'ultimo abbraccio insieme nel dietro le quinte del concerto per i 30 anni di Porto Antico. 30 anni come l'amicizia che legava il cantautore Francesco Baccini e il 'suo' Vincenzo Spera, un legame che andava al di là del lavoro e che è nato proprio in porto. "Ci siamo conosciuti quando ancora io lavoravo al porto e lui già faceva i concerti: un'amica comune lo portò una sera in un locale dove suonavo e ci siamo conosciuti lì.
"Mi disse 'vedrai che un giorno te li organizzo io i concerti', era metà degli anni 80. Ed è poi effettivamente andata così, perché tutti i concerti che ho fatto a Genova, li ho fatti con Vincenzo"
Ha colto tutti di sorpresa la sua scomparsa, in quel fatale incidente in corso Magenta a Castelletto, dopo che stava rientrando a casa a seguito di una giornata densa di lavoro per la città, la sua Genova che negli anni aveva saputo apprezzarne la personalità, le idee, le capacità. Baccini su Primocanale lo ha ricordato proprio com'è stato: "La cosa bella di Vincenzo è che era veramente un vulcano di idee e di creatività, riusciva a inventarsi situazioni in una città difficile come Genova". Ma le sue capacità sono note in tutta Italia, dove ha portato grandi artisti come gli U2, Tina Turner, David Bowie. Ed è per questo che negli anni ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui la presidenza nazionale di Assomusica e la rappresentanza delle regioni nel Consiglio Superiore dello Spettacolo.
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Non era soltanto un promoter musicale, con lui molti artisti avevano un rapporto personale. Lo stesso Baccini, da anni trapiantato in Lombardia, aveva con lui un rapporto particolare. "Spesso e volentieri con i promoter quasi non c'è neanche un rapporto, se ne occupa l'agenzia. Con Vincenzo, era lui che mi chiamava direttamente e poi io che parlavo con l'agenzia".
"Si andava bene insieme a Roma o a mangiare o a parlare di progetti che avevamo, io per conto mio, lui per conto suo. Per me è una perdita come amico e credo che per Genova sarà veramente una grande mancanza perché tutti i grandi eventi che sono stati fatti a Genova negli ultimi trent'anni sono passati da Vincenzo"
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Negli anni questo gli aveva attirato anche alcune antipatie e polemiche. "Fa tutto lui", diceva chi puntava il dito. Ma secondo Baccini "faceva tutto lui perché aveva delle idee e riusciva a metterle in pratica".
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