SESTRI LEVANTE - Sono stati Raoul Bova e la compagna Rocío Muñoz Morales a chiudere l'edizione 2024 del Riviera International Film Festival di Sestri Levante, accolti dai tanti fan che hanno assistito al talk al Duferco Lounge in piazza Matteotti. La coppia ha raccontato al pubblico la decisione di mettersi in gioco nell'avventura di "Celebrity Hunted", il real-life thriller che vede un gruppo di celebrità darsi alla fuga in lungo e in largo per l’Italia, cercando di evitare alcuni tra i più noti analisti e investigatori professionisti, esperti di cyber security, profiler e human trackers. Una vera e propria sfida per la coppia, coppia che è legata da più di 10 anni e da due figlie nella vita reale e che nel viaggio, come nello sport e nell'aiutare gli altri, trova un grande punto in comune. Del resto, anche il loro primo incontro è stato 'in viaggio', sul set di "Immaturi - il viaggio". E presto potrebbero tornare a girare insieme. Li abbiamo incontrati nella splendida Baia del Silenzio...
"Celebrity Hunted": qual è il vostro segreto per restare in gara?
Raoul Bova - Il nostro segreto rimane un segreto. Abbiamo adottato la tecnica del guardare l'avversario da vicino, quindi abbiamo attirato gli "hunters" spesso a noi, in modo da sapere dove fossero, perché sennò si vive sempre nell'ansia che possano essere da qualunque parte. Li abbiamo sfidati così...
Perché avete deciso di partecipare a questa avventura?
Rocío Muñoz Morales - Questa è una bella domanda. A noi piace scoprirci anche singolarmente, ma in questo caso anche uniti, in esperienze nuove. Siamo due a cui piace l'avventura, a cui piace l'azione e quindi ci sembra molto stimolante intraprendere qualcosa di diverso, di nuovo e che sicuramente non ci capiterà mai più. Ed era anche bello affrontarlo insieme.
Raoul Bova - Era era un qualcosa di diverso rispetto al nostro lavoro solito ma che ci faceva scoprire comunque degli aspetti nuovi di noi e anche noi singoli.
Un qualcosa che avete scoperto dell'altro che non pensavate...
Raoul Bova - Tante cose, per giocare insieme bisogna essere complici, ma questo gioco ti porta a degli estremi e quindi molte volte ci siamo trovati bene anche nelle situazioni di difficoltà e questo ha rafforzato anche il rapporto, che solitamente affronta momenti di tranquillità e di serenità.
Sono diverse le cose che vi accomunano in realtà nella vita di tutti i giorni, dalla passione per lo sport a quella per aiutare gli altri...
Rocío Muñoz Morales - Per noi è importante anche portare nell'avventura e nella sfida anche comunque raccontare e far passare dei messaggi importanti nei quali crediamo: siamo tutti due amanti degli animali, del supporto nelle difficoltà e siamo anche due ex sportivi quindi è c'erano quegli ingredienti che volevamo portare per condire questo piatto...
Vi siete conosciuti su un set, quello di "Immaturi - il viaggio": ora siete tornati insieme in questo gioco. Altri progetti che vorreste magari affrontare insieme?
Raoul Bova - Ma in realtà ce n'è uno di film che dovremmo fare insieme. Come spesso dice Rocío, siamo diversi a livello di professionalità e questo essere diversi ci ci fa crescere. Anche in "Celebrity Hunted" abbiamo scoperto delle differenze. Chi è più bravo in una cosa, chi è più bravo in un'altra, chi sottoposto ad una determinata pressione magari riesce a reagire positivamente, chi invece rimane un po' più bloccato. Ci completiamo perché lei studia molto di più di me, è molto più precisa, mentre io mi lascio più trasportare dal cuore e dal sentimento.
Sarebbe sempre un film "d'avventura"?
Raoul Bova - È un film d'azione.
Rocío Muñoz Morales - Ma poi è importante avere il proprio universo, la propria sfera, ed è bello anche dare spazio all'altro che abbia la sua per poi ritrovarsi. L'arricchimento sta nel poter convivere, facendo sì che ognuno abbia la propria dimensione.
Al Riff ci sono tanti giovani: dal vostro punto di vista che cosa è necessario che allora un ragazzo tenga sempre a mente per realizzare il proprio sogno e diventare attore o regista o sceneggiatore?
Raoul Bova - La consapevolezza che che bisogna lavorare bisogna concentrarsi, bisogna in qualche modo anche un po' sacrificarsi, se veramente vuoi qualcosa. Le cose che più sono riuscito a fare sono quelle che veramente volevo e quelle che mi sono scappate sono quelle che in qualche modo forse non ero convinto e c'era qualcosa che forse non mi piaceva. Il fatto di mettere il proprio ego da una parte e cercare di dedicarlo a quello che vuoi ottenere: bisogna non pensare che le cose debbano essere sempre come tu le vuoi, ma accettarle per come arrivano ed essere elastici. Ascoltare quello che che vuoi e cercare di ottenerlo pian piano.
Rocío Muñoz Morales - Io credo che sia importante essere concentrati sul proprio messaggio, su quello in cui uno crede e a cui vuole dare voce, vuole urlarlo al mondo no. Ci sono sempre le difficoltà, per tutti, anche quando uno cresce. Ma quando uno è entusiasta, quell'entusiasmo lo tutela, lo protegge, ci crede fino in fondo. Più di tutto è importante amare il messaggio che vogliamo lasciare.
Ci troviamo in uno scenario strepitoso, la Baia del Silenzio. Qual è il vostro rapporto con la Liguria, in cui speriamo possiate anche tornare. Anche perché c'è una proposta ancora da fare... una proposta di matrimonio.
Raoul Bova - Vi siete messe d'accordo? Ma perché dovunque vado c'è sempre questa questa proposta che mi ritorna...
Però questo set è particolare...
Raoul Bova - Perché le proposte perché devono arrivare sempre dall'uomo? Possono arrivare anche dalla donna, no?
Rocío Muñoz Morales - Non arriverà Raoul.
Raoul Bova - Non mi arriverà e allora quindi capisci che come diceva prima se veramente vuoi qualcosa e devi fare di tutto per per volerla no per ottenerla.
Scherzi a parte, in Liguria tornerete...
Raoul Bova - Adesso dopo questa domanda ho un dubbio (scherza, ndr).
Rocío Muñoz Morales - Però è un posto che ci ha veramente colpito. Ieri siamo arrivati con un tramonto spettacolare. Siamo venuti per lavoro, però devo dire che ci ha rapito il cuore. Questo luogo ha una luce bellissima, ci sono le persone rispettose, attente, affettuose. Abbiamo avuto la possibilità di camminare oggi in paese ed è un posto con una bellissima energia, quindi torneremo...
Raoul Bova - Io ero stato qui in Liguria, la conosco molto bene. La amo a prescindere e però qui in particolare in questo albergo, l'hotel Miramare, e in questa baia sono venuto già 12 anni fa per per girare uno spot pubblicitario e non me lo sono goduto. Oggi devo dire che ho avuto 10 minuti con mia figlia, la più piccola, siamo stati al mare, ci siamo goduti questa baia e sono stati 10 minuti che sono stati lunghi quanto un anno di di relax.