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Cultura e spettacolo

Il chiostro e l'ex chiesa di Sant'Agostino a Genova riaprono al pubblico dopo anni di chiusura. Primocanale dedica una puntata speciale alla riscoperta del complesso museale
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di Silvia Isola

GENOVA - Quattro anni senza il chiostro di Sant'Agostino per la città di Genova: era il 2020 quando per motivi di sicurezza il complesso conventuale agostiniano, tra le più importanti testimonianze medievali del Centro Storico, chiudeva le porte al pubblico per motivi di sicurezza. Con l'anno che il Comune di Genova ha deciso di dedicare al Medioevo, sono iniziate anche le prime operazioni di restyling che permetteranno ai cittadini di riappropriarsi di uno spazio unico, testimonianza del passato millenario della città. Ad aprire i battenti sarà il chiostro e il "collegamento" tra piazza Sarzano e piazza Renato Negri, dove si potrà entrare liberamente negli orari di apertura del museo e godere della bellezza del complesso, con una vista unica che dal chiostro corre fin su alla torre campanaria della chiesa sconsacrata. Il percorso di visita, poi, proseguirà lungo alcune sale fin poi al riallestimento all'interno dello spazio della chiesa, dove alcuni dei pezzi più importanti conservati all'interno del museo si potranno ammirare in una luce nuova. 

Protagonista assoluta sarà Margherita di Brabante, cuore dell'esposizione curata da Raffaella Besta, direttore dei musei di arte antica di Genova, Paolo Persano e lo storico dell'arte medievale Clario Di Fabio. I due frammenti conservati a Sant'Agostino del monumento funebre realizzato da Giovanni Pisano si riuniscono con il terzo frammento prestato dalla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Lo spazio dell’ex Chiesa, costruita alla fine del XIII secolo e poi sconsacrata, a seguito delle leggi napoleoniche sulla soppressione degli ordini religiosi, sarà prestato in futuro anche a mostre di arte contemporanea ed eventi, diventando un nuovo polo culturale importante in una Genova sempre più turistica. 

Per il restauro dell'area e la stesura del masterplan per i lavori su tutto il complesso museale, è stato incaricato l'architetto Giovanni Tortelli, che ha curato anche il riallestimento del Monumento Fieschi. Si tratta dei due interventi più importanti in vista di Ianua, l'evento che dall'11 al 13 ottobre permetterà a genovesi e turisti di scoprire la grandezza di Genova nel Medioevo, attraverso visite guidate, incontri, convegni, pubblicazioni. 

Primocanale dedicherà una puntata speciale all'interno degli spazi ristrutturati. I lavori proseguiranno perché il museo presenta criticità strutturali sui 790 metri quadri di vetrate, tutte da sostituire: questo sarà l'intervento più complesso. Ma intanto un primo importante passo per la città è stato compiuto: segno del grande interesse da parte dei cittadini è stato sicuramente il fatto che le prime visite guidate sono presto andate tutte esaurite. 

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