Vai all'articolo sul sito completo

Cultura e spettacolo

Pe questo film Nicole Kidman ha vinto a Venezia la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
3 minuti e 1 secondo di lettura
di Dario Vassallo
Il tuo browser è obsoleto.

Romy è una donna che sembrerebbe avere tutto. È l'amministratore delegato di un’azienda di e-commerce simile ad Amazon che promette consegne in un giorno utilizzando una logistica automatizzata, ha un marito gentile premuroso e comprensivo, importante regista teatrale di New York, due figlie adolescenti che adora e una vita sessuale apparentemente normale ma con segrete fantasie trasgressive che sono ciò che la fa davvero eccitare. Tanto che subito dopo un rapporto con il coniuge sente il bisogno di masturbarsi di nascosto con un filmato di porno sadomaso. Ha insomma un autocontrollo altamente funzionale ma desidera un tipo di sessualità che sia in grado di spezzarlo.

Le fantasie sessuali della protagonista sono accese da un giovane stagista

Chi accenderà le sue fantasie è Samuel, uno dei nuovi giovani stagisti dell’azienda che sembra comprendere fin dall’inizio l'inquietante sensazione dei bisogni insoddisfatti di Romy. Le chiede di essere il suo mentore e lei accetta, dapprima con riluttanza poi via via sempre più eccitata dal fatto che lui le parla in un modo in cui nessun altro oserebbe fare, sfacciato ma mai volgare. Presto inizieranno una relazione portata avanti in squallidi hotel di Manhattan: incontri imbarazzanti dove la riluttanza della donna e la paura di essere scoperta lasciano gradualmente il passo ad una completa sottomissione.

Nicole Kidman e Harris Dickinson in una scena di 'Babygirl'

Una società radicata nella tecnologia che alimenta un desiderio di libertà

Con ‘Babygirl’ la regista olandese (ma naturalizzata americana) Halina Reijn torna alle atmosfere thriller del film che l’ha fatta conoscere tre anni fa, ‘Bodies, bodies, bodies’, attraverso un'indagine sul desiderio sessuale femminile, il matrimonio e le dinamiche di potere moderne dal momento che il film ci presenta una società sempre più radicata nella tecnologia e nel passo serrato dei protocolli aziendali dove ogni cosa è rigidamente controllata, il che alimenta il desiderio di uscirne. Così definirlo semplicemente un thriller erotico è solo una verità parziale perché è anche una commedia di coppia, un dramma sul posto di lavoro e una storia di formazione in fase avanzata dove ognuna di queste situazioni non ha confini netti e spesso si fonde una nell’altra.

Manca il moralismo per cui si è puniti per i propri peccati

E’ impossibile non pensare ad esempi patinati anni ’80 come ‘Attrazione fatale’ o ‘Sesso, bugie e videotapes’ ma qui la patina viene raschiata via per mostrarci gli esseri umani confusi e contraddittori che ne venivano ricoperti, così come manca del tutto quel moralismo vecchia scuola per cui si era puniti per i propri peccati. Reijn è alla ricerca di qualcosa di diverso: liberare personaggi che sono troppo impegnati a danneggiare se stessi catturando qualcosa di genuino nell'esperienza erotica delle donne in quest’epoca dominata dal controllo. E qui Nicole Kidman, che per questo film ha vinto a Venezia la Coppa Volpi come migliore interprete femminile, è ferocemente brava nel ruolo di ex arrivista equilibrata i cui appetiti profondamente sepolti e a lungo negati determinano contemporaneamente la sua realizzazione e la sua rovina.

Madre amorevole, adulta ribelle e oggetto sessuale

A cavallo tra le identità di madre amorevole, capo, adultera ribelle e supplicante oggetto sessuale si mostra intrappolata in una febbre erotica intrisa di agonia ma usa la sua relazione con il giovane stagista come mezzo per ridefinire la propria comprensione del sesso e dei vincoli delle norme sociali. La trasformazione di Romy non riguarda solo il recupero del piacere sessuale ma l'apertura dei suoi occhi a concetti più ampi di autonomia e consenso alla ricerca di confini accettabili nell'intricata danza di potere che sta alla base delle connessioni umane.

 

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Domenica 26 Gennaio 2025

Il film della settimana: 'Nosferatu', tra sesso e morte torna un mito senza tempo

Torna sullo schermo una storia antica quanto il cinema stesso
Domenica 19 Gennaio 2025

Il film della settimana: 'Here', millenni visti da un'unica angolazione

Il regista Robert Zemeckis ha avuto un rapporto curioso con il tempo nella maggior parte dei suoi film. ‘Forrest Gump’ ha attraversato l'intera seconda metà del XX secolo, ‘La morte ti fa bella’ ha esplorato in maniera ironica la vanità che sta alla base della nostra paura dell'invecchiamento e dell
Domenica 12 Gennaio 2025

Il film della settimana: 'Emilia Perez', mix di melodramma thriller e musical

Ha vinto il Premio della Giuria a Cannes e il Golden Globe come migliore commedia