![La sigla di Carosello con alcuni dei suoi personaggi storici](/images/carosello2p91474.jpg)
E' stata la trasmissione più popolare e tra quelle di maggior durata nella storia della televisione italiana, un programma che ha inciso sul linguaggio di un'intera nazione arrivando a determinare veri e propri modi di dire che sono ancora in uso oggi. Trasmesso per la prima volta il 3 febbraio 1957 'Carosello' è stato fino al primo gennaio del 1977, quando andò in onda per l'ultima volta, lo specchio di un paese, la sintesi di vent'anni di cambiamenti del costume italiano oltre che l'ultimo privilegio che veniva concesso ai bambini di allora prima di andare a dormire.
Un tuffo nel passato per rivivere piccoli racconti che hanno fatto epoca
Dunque non è un caso che lo spettacolo in scena al Teatro Sociale di Camogli domenica 16 alle 17 che lo ricorda per chi sa cos'era e per chi non lo sa si intitoli 'A nanna dopo Carosello'. A portarlo in scena tra parole, canzoni e musica dal vivo è Clara Costanzo che ritorna dopo il successo della stagione scorsa con “Mio padre, un magistrato”, dedicato al giudice Rocco Chinnici assassinato dalla mafia. Sarà come tuffarsi nel passato e rivivere quei piccoli racconti che hanno fatto epoca - frivoli, accattivanti, istruttivi e divertenti – diretti dai più grandi registi del tempo (tra loro Luciano Emmer che ne è considerato l'inventore, Pupi Avati, Federico Fellini, Ugo Gregoretti, Sergio Leone, Luigi Magni, Ermanno Olmi e persino Pier Paolo Pasolini) e interpretati da artisti del livello di Adriano Celentano, Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Mina, Alberto Sordi, Frank Sinatra, Jerry Lewis, Yul Brinner e persino Orson Welles. Una semplice rubrica pubblicitaria, si trasforma in un contenitore quotidiano capace di creare spettacolo.
Una donna degli anni '50 racconta la sua infanzia spensierata
In 'A nanna dopo Carosello' Clara Costanzo veste i panni di Lucia, una donna cresciuta negli anni ’50 che racconta la propria infanzia spensierata: cinque sorelle, una mamma casalinga che canta in ogni momento della giornata, la nonna con le sue fiabe della buonanotte e il babbo che lavora al bar della Rai, dove incontra i protagonisti della neonata televisione. Ma nelle case arriva un nuovo elettrodomestico, la televisione, misteriosa “scatola magica che racconta le storie” che porta alla scoperta delle meraviglie di un mondo di fantasia che appassiona e diverte, l’universo Carosello. Così, grazie al suo papà, Lucia scopre i retroscena della creazione del programma e ora, divenuta adulta, ne ripercorre le tappe principali tra un ricordo di famiglia e un aneddoto storico, uno slogan che ha fatto epoca e una canzoncina, tra pupazzi, cartoni animati e jingle orecchiabili.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Arriva la talpa Godot, possono aprirsi nuovi scenari per la Val Bisagno
Moschee in Liguria, sì o no?