riapertura del punto nascite che la direzione della Asl2 ha chiuso quando ha dovuto riorganizzare i reparti a causa dell'emergenza Covid.
I manifestanti, tra i quali anche il sindaco Luigi De Vincenzi, hanno creato una vera e propria catena umana. Il primo cittadino ha sottolineato che "questa è una battaglia del territorio. Lo dimostra il fatto che qui oggi ci siano tanti amministratori e politici di diverso colore". Presenti anche i sindaci di Loano, di Finale Ligure, di Albenga e Borgio Verezzi.
I manifestanti, tra i quali anche il sindaco Luigi De Vincenzi, hanno creato una vera e propria catena umana. Il primo cittadino ha sottolineato che "questa è una battaglia del territorio. Lo dimostra il fatto che qui oggi ci siano tanti amministratori e politici di diverso colore". Presenti anche i sindaci di Loano, di Finale Ligure, di Albenga e Borgio Verezzi.
Tra i presenti anche il consigliere regionale Ferruccio Sansa che dichiara: "Se questa regione vuole essere accogliente verso i suoi cittadini, lo deve essere fin dal momento in cui nascono",
Brunello Brunetto, ex primario di anestesia e rianimazione e ora presidente della commissione sanità in Regione, ha confermato: "Nessuno ha detto che non riaprirà. E' intenzione del presidente della Regione Toti, del sottoscritto e del direttore generale di Asl2 Marco Damonte Prioli riaprire quanto prima. Ora, però, c'è una forte carenza di ginecologici e ciò impedisce di riattivare il reparto. La carenza di personale è un problema serio".
A questo non crede affatto il segretario generale della Cgil di Savona Andrea Pasa: "Questa manifestazione si propone di difendere la sanità pubblica e vuole ribadire la necessità di ricostruire una rete sociosanitaria pubblica efficiente, cosa che deve avvenire anche con la riapertura di reparti chiusi da tempo. Lo slogan deve essere questo: 'Basta parole, ci vogliono fatti'
IL COMMENTO
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