GENOVA - "L'elettore naturale di Toti si è sentito in imbarazzo, si auspicava una scelta coraggiosa che non è stata fatta e per questo è stato punito. Io non lo voglio bullizzare come lui fa con me, ma prendere il 2% nella regione in cui si governa è un dato davvero negativo. Se ci ripenserà, io l'ho sempre detto, siamo una casa aperta". Così Raffaella Paita, deputata di Italia Viva eletta in Senato commenta i risultati delle elezioni politiche ai microfoni di Primocanale.
"Il dialogo è proprio rivolto agli elettori che non vogliono, non possono rimanere in quello schieramento. Prendiamo per esempio gli ultimi eventi come i dibattiti sul tema dell'antisemitismo e sull'aborto: non mi sembra che uno schieramento di centro possa stare con partiti che hanno posizioni così complicate".
La neo eletta senatrice si definisce soddisfatta del risultato registrato in Liguria: "Sono contenta soprattutto per il progetto politico. In Liguria per un pelo non abbiamo fatto l'eletto. Dal punto di vista numerico ci saremmo appunto riusciti anche qui, ma sono comunque contenta del nostro risultato nel territorio: abbiamo sfiorato i 55mila voti con un dato del 7,4%, con risultati interessanti a Ponente, ottimi nei centri urbani e clamorosi a Chiavari. Poi splendidi numeri con i candidati nei collegi uninominali, come nel caso di Davide Falteri che ha fatto quasi il 9%. Si può dire una squadra strepitosa. In Liguria abbiamo preso molti voti degli elettori di Toti che sicuramente non hanno capito la sua scelta di stare con i sovranisti".
"Noi e Azione saremo la forza politica dell'opposizione più leale ma anche intransigente, necessariamente dovremo rimanere coesi - spiega Raffaelle Paita sull'alleanza tra Renzi e Calenda -. Peraltro, siamo in perfetta parità numerica al Senato e alla Camera: abbiamo due leader che si sono messi assieme, con anche un gesto di grande generosità di Matteo Renzi, per traguardare l'obbiettivo, quello di arrivare elezioni europee con una forte capacità di rilancio del progetto Renew Europe, e dall'altro lato apriremo una campagna di ascolto per tutti comuni della Liguria, il tutto in un clima di coesione".
"Il mio impegno proseguirà, non da presidente della Commissione Trasporti ma da senatrice. Chiaramente mi occuperò anche del Lazio, dove sono stata eletta, ma avrò tanto tempo da dedicare anche alla Liguria, e al centro di questo impegno continuano a esserci le infrastrutture. Andrò avanti con il progetto per concludere il Terzo valico, iniziare la Gronda e per finire i lavori per le Aurelie Bis in tutta la regione".
E sulle critiche al sindaco Marco Bucci, che durante le comunali aveva ricevuto sia l'endorsment della Lega che di Italia Viva, Paita si dice dispiaciuta: "Io l'ho chiamato solo quando c'è stato da sostenere iniziative sul tema delle infrastrutture. Per quanto mi riguarda credo che Bucci abbia fatto bene ad andare ad ogni evento che fosse coerente con lo sblocco delle infrastrutture, che esse siano di destra, sinistra o di centro. Se il ruolo di difensore di Marco Bucci deve essere consegnato alla sottoscritta lo assolverò con piacere: penso di essere tra i suoi alleati più leali, più intransigenti e che meno lo tirano per la giacchetta, anche perchè il suo carattere è così, chi ci prova rimane deluso. Io sono così, rispetto il suo lavoro, se posso do una mano e non mi piacciono i ricatti e pretese. Lasciamolo libero che la sua libertà fa bene al territorio".