Politica

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di Stefano Rissetto

Alla soddisfazione degli eletti, o rieletti, si contrappone la delusione di chi non si è visto premiato dagli elettori.

Una delle sorprese di queste elezioni riguarda il collegio 3 che ha visto Luca Pastorino prevalere sull'ex presidente della Regione e già parlamentare per tre legislature Sandro Biasotti, nato politicamente in Forza Italia e stavolta uno dei candidati di "Noi moderati": "Sono sorpreso, non mi aspettavo questo risultati, i sondaggi mi davano in vantaggio ed io sono convinto di aver fatto una buona campagna elettorale, dinamica. Ho già fatto i complimenti a Luca Pastorino, persona che stimo. Era il collegio più difficile e lo sapevamo, ma non mi aspettavo la sconfitta. Pago il calo di consensi che ha patito la coalizione rispetto alle Comunali, abbiamo perso 20 punti, mentre il centrosinistra è andato meglio che a livello nazionale".

"Chi governa - argomenta - solitamente non è premiato, mentre l'opposizione ha dei vantaggi". Biasotti inoltre muove rilievi critici al simbolo di 'Noi Moderati', che definisce "pasticciato, si faticava a distinguerlo. Ma credo che un centro moderato sia inevitabile. Noi non siamo stati premiati ma abbiamo fatto tutto in un mese".

Non è stato rieletto neppure Roberto Cassinelli, storico esponente di Forza Italia che alle ultime elezioni per il Quirinale aveva ricevuto nei primi scrutini decine di voti. "Il responso degli elettori - premette l'avvocato genovese, uno dei protagonisti della confluenza in Forza Italia della tradizione del PLI che a Genova ebbe personaggi come Biondi, Gamalero e Valenziano - è stato chiarissimo. Il centrodestra è la coalizione largamente più votata nel Paese, e Forza Italia, con un’ottima affermazione, si conferma il partito di riferimento dei moderati italiani. Il nostro movimento, sotto la guida del presidente Silvio Berlusconi e del coordinatore nazionale Antonio Tajani, sarà centrale e determinante nel prossimo Governo".

Quindi, l'analisi della mancata riconferma: "Nonostante lo straordinario supporto dei tantissimi amici che mi hanno sostenuto, il nostro risultato per pochi voti non è stato sufficiente alla mia elezione. Si chiude quindi la mia esperienza parlamentare, iniziata nel 2008. Ho avuto il privilegio di rappresentare i liguri alla Camera ed al Senato per 3.779 giorni e questo è per me un enorme orgoglio, soprattutto per i risultati, mai sbandierati, che ho contribuito ad ottenere. La mia prima elezione in una assemblea elettiva risale a ben 41 anni fa, quando entrai in Consiglio comunale a Genova. Da allora nel mio impegno pubblico ho sempre cercato di non venire meno al rispetto degli elettori, all’onestà intellettuale ed alla coerenza. Ho sempre cercato di tenere fede ai valori ed ai principi insegnatimi da mio padre e dai maestri alla cui scuola mi sono formato, primo fra tutti Alfredo Biondi. L’esperienza parlamentare è stata per me un grande arricchimento personale, umano e culturale. Mi ha permesso di conoscere tanti amici, fra dipendenti, funzionari, senatori e deputati, di ogni schieramento e di ogni parte d’Italia, che ringrazio per il tempo trascorso insieme".

"Il mio impegno da oggi non viene meno ma prosegue con immutata passione. Sarò sempre a disposizione dei liguri e di Forza Italia, soprattutto per dare supporto e consigli ai bravi giovani che meritano spazio. Un caloroso augurio di buon lavoro a Roberto Bagnasco, che negli ultimi cinque anni è stato il mio vicino di banco alla Camera e che sono certo rappresenterà al meglio la nostra comunità in Parlamento".

Cassinelli cita Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia anch'egli tra i non eletti, ma al Senato. "Muzio si è battuto in prima linea dando un contributo fondamentale al risultato di Forza Italia e per un soffio non sarà senatore. È comunque una grande fortuna per tutti liguri averlo ancora in Consiglio regionale! Con lui ringrazio i tanti militanti ed attivisti che con grande generosità hanno dedicato il proprio tempo a questa campagna elettorale". Parole cui Muzio risponde: "Grazie a Cassinelli, con cui ho condiviso questo impegno. Lavorare al fianco di un galantuomo della politica mi ha molto arricchito sul piano umano e di questo gliene sono molto grato”, aggiunge il consigliere regionale.

Muzio aggiunge: “Grazie a tutti gli elettori per il sostegno. Ora prosegue il mio impegno in Regione, con tutta la determinazione possibile. Le urne hanno parlato e il risultato è chiaro: sul piano nazionale vince il centrodestra e Forza Italia consegue un risultato importante, pari all’8%; a livello regionale, purtroppo la percentuale ottenuta dal partito, pari al 6,5%, non è stata sufficiente per poter esprimere né un senatore né un deputato col sistema proporzionale”.

“Personalmente - prosegue Muzio - nelle zone in cui sono conosciuto ho conseguito un risultato lusinghiero e questo mi inorgoglisce. Ringrazio davvero di cuore chi mi ha sostenuto e anche chi, pur non facendolo, ha avuto parole di stima per me e di apprezzamento per l’impegno che ho profuso in campagna elettorale in quest’ultimo mese”.

“Concludo con i miei complimenti sinceri agli eletti di tutti i partiti, con l’auspicio che nel loro lavoro mettano sempre al centro le persone e il territorio della nostra amata Liguria. Ovviamente continua il mio impegno quale consigliere regionale capogruppo di Forza Italia, ruolo che continuerò a rivestire - conclude - con tutta la determinazione possibile”.