Politica

Attesa nel territorio ingauno per il toto-nomi su sanità, turismo e lavoro
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di Linda Miante
SAVONA - "Mi auspico che si torni subito a parlare di sanità territoriale". Così Riccardo Tomatis, sindaco di Albenga, riapre la finestra sulle sorti dell'ospedale Santa Maria di Misericordia dopo le elezioni politiche. Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato l'imminente passaggio della sua delega alla Sanità a un nuovo assessore. È quindi partito il conto alla rovescia per capire chi ricoprirà un ruolo che negli ultimi anni si è rivelato divisivo, non solo per l'emergenza Covid, ma anche per le sorti di ospedali, posti letto e privatizzazioni. Il risultato elettorale ha inoltre premiato gli assessori regionali Gianni Berrino (FdI) e Ilaria Cavo (Noi Moderati), pertanto il rimpasto in giunta regionale sarà inevitabile. La via indicata da Toti è quella di mantenere l'equilibrio tra i partiti volati a Roma. 
 
"La mia battaglia come sindaco per salvare il pronto soccorso di Albenga va oltre ogni colore politico. È un tema troppo importante. Chi ricoprirà il ruolo di assessore alla Sanità dovrà innanzitutto confrontarsi con gli amministratori locali senza pregiudizi, essere consapevole che quello ingauno è un territorio molto ampio. Una provincia che vuole avere vocazione turistica non può prescindere da strutture sociosanitarie adeguate", commenta Tomatis aprendo al dialogo. 
 
"Il centrodestra ha ottenuto consenso anche ad Albenga - aggiunge - ma queste sono dinamiche nazionali che non comprometteranno il lavoro dell'amministrazione. Proseguiremo fino al termine del mandato forti del sostegno dei cittadini". I sindaci savonesi che chiedono a gran voce un rappresentante territoriale a Genova dovranno attendere il 13 ottobre, data in cui è prevista la prima riunione delle Camere. Due settimane in cui Toti dovrà valutare le sue mosse per ritrovare il consenso sfumato alle politiche.