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Politica

Al centro la proposta depositata in Comune dalla cordata formata da Msc, Ignazio Messina Spa, Interglobo e Number 1 Logistics per un insediamento logistico sulle aree siderurgiche ex Ilva di Genova Cornigliano
1 minuto e 38 secondi di lettura
di Redazione

GENOVA - "L'accordo di programma è del 2005 e la sua eventuale revisione va fatta con le parti che allora lo hanno sottoscritto. Il mio ministero, da questo punto di vista, è solo spettatore. Ma credo che un ripensamento vada affrontato, visto che quell'accordo prevedeva sia volumi di produzione che di occupazione che non sono mai stati realizzati in pieno". Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi a proposito della proposta depositata in Comune dalla cordata formata da Msc, Ignazio Messina Spa, Interglobo e Number 1 Logistics per un insediamento logistico sulle aree siderurgiche ex Ilva di Genova Cornigliano.

Logistica nelle aree ex Ilva inutilizzate: ecco l'idea di Bucci - LA NOTIZIA

"Non possiamo ipotizzare che nel 2023, in un'acciaieria come quella di Genova, possano lavorare più di 2.000 persone, anche perché molti processi sono stati automatizzati. Ma disporre di un'area così immensa che impiega così poca forza lavoro diventa un problema. Ha fatto bene il sindaco Marco Bucci a mettere sul piatto eventuali richieste per spingere il governo e il ministero dell'Economia e dello Sviluppo economico a fare scelte che potrebbero rappresentare un cambiamento dell'accordo di programma".

"C'è una proprietà che sta ritardando determinati investimenti - ha concluso Rixi - e c'è la necessità di avere l'intero ciclo dell'acciaio nel nostro Paese. Ma c'è anche la necessità, in un'area che ha fame di spazi come quella genovese, di mettere a frutto ogni metro quadrato disponibile".

Le parole di Rixi hanno però fatto scattare la polemica: a rispondere è stato Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro di Genova. "Da un componente di questo Governo ci aspetteremmo chiarezza e linearità con le scelte dell'esecutivo - dichiara Mangini -. Noi sappiamo che il Governo ha confermato la strategicità di Acciaierie d'Italia e quindi investimenti e aumento della produzione con un piano di espansione anche sulle aree di Cornigliano che serviranno allo stabilimento. Pensiamo invece sia bene che il Governo acceleri la fase di rilancio delle attività industriali come dichiarato".

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