LIGURIA - Non si placano le polemiche che in Liguria dal consiglio regionale sono rimbalzate all'aula rossa del consiglio comunale a Palazzo Tursi, fino alle pareti del Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari, dove è apparsa la scritta: "Via le facce dei mafiosi". Durissima la nota del consigliere regionale e capogruppo della Lista Toti Angelo Vaccarezza che punta il dito contro chi non ha voluto partecipare al minuto di silenzio, esprimendo il proprio dissenso, che scrive: "È inutile che, oggi, escano i comunicati stampa di distinguo e, di distanza, da questo ignobile gesto. Vi siete arrogati il diritto di decidere, ergendovi su uno scranno più alto degli altri, chi meriti e chi no di essere ricordato in maniera ufficiale o meno, a seconda della vicinanza o della lontananza dalle vostre idee o dalla vostra militanza. Una legge dello Stato prevede che si svolgano i Funerali di Stato per gli ex Presidenti del Consiglio e, la voluta assenza di una parte significativa di voi al minuto di raccoglimento durante il Consiglio regionale di ieri, è una vergogna che non si cancellerà mai. Le scritte verranno cancellate e non ne rimarrà più traccia; la vergogna del vostro comportamento no".
A voler chiarire la propria posizione è stato Gianni Pastorino, consigliere regionale di Linea Condivisa, tra coloro che ha abbandonato il consiglio, seguito da alcuni esponenti della minoranza.
Il consiglio regionale si spacca sul minuto di silenzio per Silvio Berlusconi - IL PERCHE'
A Primocanale ha detto: "A me tocca come rappresentante del pubblico dare un giudizio, un giudizio di carattere politico e non umano. Berlusconi ha rappresentato in questo Paese - per quanto mi riguarda - il peggio della politica. Questo Paese fa fatica ad avere una memoria, la memoria che Berlusconi è stato iscritto alla P2, ha fatto più di 60 provvedimenti ad personam e tutti i suoi guai fiscali".
"Non condivido questa scelta così come non condivido sette giorni di lutto parlamentare"
Tra i primi a lasciare la seduta del consiglio regionale, dopo la bagarre che è scoppiata in aula, è stato Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia in Regione, che replica a Pastorino: "Abbiamo vissuto una pagina buia. Sul Consiglio regionale è calata un'ombra, che a mio avviso non fa bene a nessuno. Evidentemente la figura di Silvio Berlusconi è una figura che può essere amata o meno, ma in questo caso non era l'umana pietà che era in gioco. Cosa che non si nega peraltro a nessuno di fronte alla morte".
"Silvio Berlusconi è stato il presidente del Consiglio più longevo, è un senatore in carriera, un senatore in carica della Repubblica è stato proclamato il lutto nazionale e quindi i funerali di Stato. Gianni Pastorino io l'ho riconosciuto in aula, pur ovviamente non condividendo assolutamente la sua posizione, almeno ha avuto il coraggio di chiedere la parola sull'ordine dei lavori e di esprimere il suo giudizio pubblicamente"
Consiglio comunale, tensione durante il minuto di silenzio per Berlusconi - COSA E' SUCCESSO
Piovono critiche per quanto accaduto in Liguria anche da parte dei 'colleghi' politici liguri, che hanno appreso dai giornali e dai video sui social quanto accaduto. Tra i primi a condannare chi si è opposto al minuto di silenzio istituzionale è stata la senatrice Raffaella Paita che scrive: "I consiglieri municipali di M5S e PD che a Genova lasciano l’aula durante il minuto di silenzio in memoria di Berlusconi hanno un’idea confusa di cosa sia il senso delle istituzioni. Mancare di rispetto umano, prima che politico, davanti ad un lutto è semplicemente vergognoso".
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