GENOVA - Continua il dibattito in città in merito all'ordinanza anti alcool che limita la possibilità di bere alcolici 'da asporto' a Genova, da dopo le 16. Se tanti giovani sono scesi in Piazza De Ferrari per manifestare il loro dissenso, anche gli esercenti hanno chiesto un passo indietro all'amministrazione, che proprio in queste ore sta valutando delle mitigazioni dell'ordinanza. L'orario potrebbe essere posticipato, su richiesta non soltanto dell'opposizione, ma anche di alcuni colleghi della maggioranza, come il capogruppo della Lega Federico Bertorello che a Primocanale ha spiegato: "pur condividendo che sia necessaria una stretta sul consumo di alcolici in città, abbiamo chiesto di apportare alcune modifiche per alleggerire le restrizioni sugli orari, anche perché crediamo sia importante ascoltare le attività".
A presentare in consiglio comunale un'interrogazione è stato Mattia Crucioli, consigliere comunale di Uniti per la Costituzione, che è poi intervenuto anche a Newsroom 28 nel dibattito con l'assessore alla sicurezza Sergio Gambino. "Ritengo che questa misura sia eccessiva, è un primato in tutta Italia: su quasi tutto il territorio comunale, impediamo dalle quattro in poi anche di bere una semplice birra, magari in spiaggia con una pizza o anche di andare a fare un picnic o una grigliata", sottolinea il consigliere.
"Ad esempio io l'anno scorso con alcuni amici nell'area attrezzata del Righi, ho fatto una sorta di festicciola nell'area attrezzata e avevamo con noi anche una bottiglia di vino. Non facevamo niente di male. Ebbene, oggi non lo potrei più fare"
Per questo motivo, la richiesta è quella di modificare l'ordinanza. Anche se l'assessore Gambino tiene a ribadire che "l'obbiettivo di questa ordinanza è di restare tale come è stata pensata, ovvero una misura che vuole dare risposta a quei tanti cittadini che vorrebbero avere la possibilità di poter usufruire degli spazi pubblici in totale sicurezza senza avere la preoccupazione che ci possa essere qualcuno che dall'abuso di alcool arriva ad un comportamento che degenera in in aggressione e violenza". Pertanto la sperimentazione dell'ordinanza andrà avanti per questa settimana, dato che il periodo di prova pensato dalla giunta era di 15 giorni e poi si troverà un compromesso.
"Affianco al diritto di poter consumare l'alcol per strada, c'è anche un diritto che secondo me è superiore, che è quello di avere le strade più sicure possibili"
Si sta pensando comunque che il divieto di consumare bevande alcoliche al di fuori di dehors e attività commerciali possa slittare alle ore 21 o 22, così come è allo studio una perimetrazione differente delle zone in cui sarà in vigore. Cosa che secondo l'opposizione sarebbe "senz'altro meglio di quello che c'è oggi. Secondo me, però il punto è che non è con il divieto dell'uso della bevanda alcolica che si pone rimedio, ma sarebbe cercando di punire chi fa schiamazzi, insudicia il territorio e soprattutto chi compie molestie, non chi beve una birra anche alle 22".
L'ordinanza avrà comunque un tempo limitato, perché scadrà entro il 30 settembre.