Attualità

51 secondi di lettura
di Redazione

GENOVA - "Criminalizzare il semplice consumo in strada di una pizza e di una birra non contribuisce al decoro della città nè alle esigenze dei pubblici esercizi": a dirlo in una nota congiunta sono Massimiliano Spigno, presidente provinciale di Confesercenti, e Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova, che chiedono al Comune di Genova di rivedere l'ordinanza anti alcol, che vieta il consumo in spazi pubblici esclusi i dehors dalle 16 alle 8 del giorno successivo.

"Ad essere sanzionati - spiegano - devono essere, piuttosto, coloro che abusano dello spazio pubblico sporcandolo e abbandonandovi rifiuti di vario genere, e per punire questo genere di comportamenti è sufficiente concentrare i controlli sul rispetto dell'ordinanza in vigore già da anni in centro storico, la numero 328 del 28 ottobre 2017, ed estenderla a tutta la città".

"Ulteriori provvedimenti più restrittivi e di tipo proibizionistico non fanno altro che esacerbare la convivenza tra consumatori e residenti e - concludono -, di certo, non corrispondono all'immagine di città aperta ed accogliente, anche per i turisti, che l'amministrazione vuole giustamente conferire a Genova".