SAVONA - Arriva direttamente dai comuni del Savonese la richiesta di confronto con la Regione e Snam, dopo la comunicazione ufficiale di ieri da parte del presidente Giovanni Toti: il rigassificatore si farà e l'impianto sarà posizionato a 4 km dalla costa di Vado Ligure.
"Preso atto che Snam ha comunicato la possibilità di trasferire nel 2026 un impianto a 4 km dalla costa di Vado Ligure, adesso è necessario che i Comuni coinvolti da questa ipotesi vengano convocati da Regione e Snam per valutare tutti gli eventuali fattori di rischio che l'impianto prevede" ha ribadito la sindaca di Vado Ligure Monica Giuliano.
"Abbiamo comunque già evidenza di un elemento interessante il fatto che l'impianto sarebbe lontano dalla costa - spiega Giuliano -. Resta da capire se verranno riutilizzate le tubature esistenti. Detto ciò, valuteremo insieme agli altri Comuni se ci sarà la disponibilità dei territori ad accogliere questo nuovo flusso di traffico".
Sono risultati al momento più attendisti i sindaci di Quiliano, Altare, Carcare e Cairo Montenotte: nei loro Comuni passerebbe infatti il gasdotto. Tutti si dicono in attesa del progetto. "Io non ho mai avuto informazioni in merito o ricevuto comunicazione da alcun ente, non ho mai partecipato a riunioni" chiarisce il sindaco di Quiliano Nicola Isetta.
"Non sappiamo nulla - conferma il sindaco di Cairo Paolo Lambertini - credo seguiranno incontri, ma ad ora non abbiamo nessuna data". Posizione analoga per il sindaco di Altare Roberto Briano: "Bisogna vedere il progetto, il giudizio non può essere positivo o negativo a priori o per andare dietro a una corrente politica". Molto più duro il sindaco di Carcare Rodolfo Mirri: "Non sapevamo niente, la Regione è abituata a prendere decisioni senza coinvolgere i sindaci. Questo atteggiamento è molto fastidioso".