GENOVA - La manifestazione indetta da Ansaldo Energia per esprimere la propria vicinanza ai 16 lavoratori accusati di blocco stradale, incendio e messa a rischio dell'incolumità delle persone, trova anche la solidarietà del deputato del Partito democratico e sindaco di Bogliasco Luca Pastorino. Il corteo tra le vie di Genova, culminato davanti al Palazzo di Giustizia, nasce in segno di sostegno alle persone che oggi prenderanno parte all'udienza preliminare. Le accuse potrebbero portare a una sentenza di sette anni di carcere. In piazza, insieme ai sindacati e ai tanti lavoratori genovesi (da ex Ilva a Fincantieri, passando per Leonardo, fino ad arrivare alla Compagnia Unica e ai portuali), anche il deputato Luca Pastorino.
"Io mi ero già espresso a favore, senza se e senza ma, alle iniziative dei lavoratori di Ansaldo e di altre aziende, che rappresentano un presidio fondamentale per la nostra città - commenta a Primocanale il dem Luca Pastorino -. Il governo deve dimostrare vicinanza politica e attività parlamentare per i lavoratori di Ansaldo. Gli episodi in aeroporto, con gli scontri tra lavoratori e polizia, fanno parte di iniziative che non devono andare in quella direzione, ma il momento di tensione era molto alto e bene hanno fatto i lavoratori a incassare la solidarietà della città".
In quella circostanza, era il 13 ottobre 2022, la politica locale si era spaccata, con l'appoggio da parte dei partiti di centrosinistra, e le critiche della maggioranza, che aveva condannato le gesta dei lavoratori, con il blocco stradale e di parte della città. "Io credo che ci siano momenti nella storia, e di gruppo, dove sia importante e fondamentale prendere iniziative forti. L'epilogo del tribunale è la conseguenza di un servizio interrotto, ma spero prevalga nonostante le norme e le regole, la consapevolezza di questa azione, necessaria per dare un segnale forte".
E allora Pastorino qual è il messaggio che deve arrivare alla politica dopo la giornata di oggi?
Il messaggio è rivolto soprattutto alla politica, locale e nazionale, non ci sono solo le questioni di Ansaldo e Ilva, ma anche, per esempio, quella di Telecom con all'orizzonte la privatizzazione, e i possibili esuberi. Ci vuole attenzione da parte di tutti su un tema centralissimo che riguarda l'occupazione e il futuro della città. I dati sono in crescita ma inciampa la prospettiva dei lavoratori. Spero ci sia un approccio determinato su queste situazioni.
Sull'ex Ilva invece, a che punto siamo Pastorino?
Siamo ancora nella confusione più completa, con due o tre scenari all'orizzonte. Si terrà nelle prossime ore un incontro tra la premier Meloni e quattro ministri, proprio per parlare di ArcelorMittal. Questi mesi dovevano essere di trattativa serrata, il piano B (di cui parlava il governo) a oggi non c'è e siamo a metà gennaio. Bisogna capire quale strategia c'è alla base e qual è la prospettiva. Il traguardo di giugno indicato dal ministro Urso sembra senza contenuti, io sono ottimista di natura ma a oggi vedo un'estrema confusione.