Una data, quella del 16 gennaio, con due appuntamenti: da un lato, in tribunale a Genova, l'udienza preliminare per i 16 lavoratori - 13 operai di Ansaldo Energia e 3 lavoratori portuali - denunciati durante gli scioperi dell'ottobre 2022, quando centinaia di lavoratori avevano occupato l'Aeroporto di Genova bloccando lo scalo e ferendo alcuni agenti. Dall'altro sempre il 16 gennaio lo sciopero solidale annunciato dalla Rsu aziendale con appuntamento di prima mattina - ore 8.30 - alla stazione Principe.
"Io e altri 15 operai - 3 lavoratori Ansaldo e 3 del porto solidali con noi - fummo denunciati in quelle giornate. Il 16 faremo sciopero: ci vediamo alle 8,30 davanti alla stazione di Principe, ci saranno tantissime delegazioni di fabbriche e della categoria del porto e faremo una grande manifestazione di solidarietà nel centro cittadino per non far sentire soli gli operai denunciati perché stavano difendendo posti di lavoro loro e di altre 3mila famiglie e dell'azienda, che grazie a quelle giornate ha permesso di non chiudere", spiega a Primocanale Federico Grondona, responsabile Rsu Fiom Cgil di Ansaldo Energia nonché uno degli operai denunciati.
"Con la ricapitalizzazione che è arrivata anche e soprattutto grazie a quelle lotte la situazione è migliore - spiega Grondona - Con l'iniezione di capitale è stato possibile sopravvivere, sono arrivate quattro commesse nuove del Kazakistan e della Cina che permettono di dare una boccata di ossigeno fino all'estate, la situazione resta comunque difficile ma non è quella dell'anno scorso".
"Quel che è accaduto non possono pagarlo 16 operai, che vengono dipinti come delinquenti e teppisti e francamente se non è la cosa più bella del mondo bloccare una strada, rischiare 7 anni di galera ci sembra troppo. Spiegheremo tutto in tribunale, quel che ci colpisce di più è che venga utilizzato il decreto Salvini del 2018 che dice che se fai una manifestazione per strada rischi 7 anni di galera", conclude Grondona.
Intanto Fiom ha convocato per venerdì 12 gennaio una conferenza stampa sulla vicenda che ha portato la Procura di Genova a notificare diversi avvisi di garanzia riferiti alle manifestazioni dell’ottobre 2022. "Difendere il lavoro non è un reato", scrive Fiom in una nota: "Le manifestazioni dei dipendenti Ansaldo hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione esplosiva: la procedura pre fallimentare, la mancanza di commesse e molti altri elementi che hanno messo a rischio la stessa sopravvivenza aziendale e il futuro occupazionale di oltre 2.300 tra lavoratrici e lavoratori. Per quelle manifestazioni a difesa del lavoro, del reddito di migliaia di famiglie e di un fiore all’occhiello dell’industria nazionale del settore, i lavoratori di Ansaldo dovranno subire un processo".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci