GENOVA - Uno sciopero di 4 ore da parte di Ansaldo Energia e dei lavoratori dell'indotto per protestare contro i capi di accusa rivolti a 16 lavoratori (13 di Ansaldo e 3 portuali) per le manifestazioni avvenute il 13 ottobre del 2022 a Genova. Oltre lo sciopero si aggiunge un corteo che da piazza Principe arriverà fino al Palazzo di Giustizia di Genova. A indire la giornata di protesta la Fiom Cgil e la Fim Cisl.
In questo martedì 16 gennaio i lavoratori di Ansaldo Energia scendono in piazza per dare un segnale di vicinanza e solidarietà nei confronti dei colleghi finiti nel mirino. In tribunale a Genova si svolge l'udienza preliminare per i 16 lavoratori. I capi di accusa sono pesanti: blocco stradale, incendio e la messa a rischio dell'incolumità delle persone. Accuse che potrebbero portare fino a una sentenza di 7 anni di carcere.
Una manifestazione quella di martedì alla quale hanno già dato adesione e solidarietà tanti lavoratori genovesi: da ex Ilva a Fincantieri, da Leonardo alla Compagnia Unica e ai portuali, dai lavoratori della sanità ai delegati della Camera del lavoro.
IL CORTEO - Il ritrovo è previsto alle 8,30 da piazza Acquaverde davanti alla stazione di Piazza Principe. Poi il corteo si snoderà per le vie della città fino ad arrivare davanti al tribunale di Genova in piazza Portoria.
I FATTI - Nell'ottobre del 2022 un centinaio di lavoratori avevano occupato l'Aeroporto di Genova bloccando lo scalo e ferendo alcuni agenti, in particolare a uno di questi vennero dati sette giorni di prognosi. Quelle manifestazioni vennero stigmatizzate dal presidente di Regione Giovanni Toti e dal sindaco di Genova Bucci che parlarono di "teppismo che non aiuta il dialogo" (Leggi qui). Quella due giorni di manifestazioni però, sottolineano i sindacati Fiom e Fim, non si sarebbe fatta sentire la voce forte dei lavoratori preoccupati per una possibile imminente chiusura delle attività del gruppo.
Troppi gli anni che rischiano i 16 lavoratori secondo il segretario della Fiom Cgil Genova Stefano Bonazzi: "È una mobilitazione in solidarietà con questi lavoratori che non verranno mai lasciati soli. Sono capi d'accusa abnormi rispetto a dei cortei per le strade della città che sono durati due giorni. Non accettiamo la criminalizzazione dei lavoratori perché quei lavoratori stavano lottando per difendere il proprio posto di lavoro. Questa non è una sfida ma un modo per dire che questi lavoratori non saranno lasciati soli, li seguiremo in tutte le fasi del processo. Le lotte dei lavoratori non devono essere criminalizzate, soprattutto in una fase così complicata per l'industria genovese" spiega Bonazzi. Ma nel mirino di lavoratori e sindacati finisce l'applicazione di una norma dell'immediato dopoguerra che di fatto "non è mai stata applicata prima" Bonazzi.
La Fim Cisl ribadisce che "lo sciopero è un diritto sacrosanto ma è sempre l’atto estremo quando si arriva ad una situazione di pericolo per le lavoratrici e i lavoratori e il loro futuro occupazionale. Per questo siamo stati costretti a scioperare più volte per la grave situazione di indebitamento e mancanza di lavoro di Ansaldo Energia e abbiamo chiesto risposte e rispetto all’azionista di maggioranza CDP per un’azienda storica per Genova e strategica per il Paese. E oggi, grazie alle mobilitazioni sindacali siamo in una condizione diversa, avendo ottenuto la ricapitalizzazione e una ripresa anche se lenta delle commesse. Tutta la città era solidale in quei giorni di ottobre 2022 con oltre 1500 persone in piazza. Questa non è una manifestazione contro la Magistratura nella quale riponiamo la massima fiducia, o contro le forze dell’ordine con le quali abbiamo avuto sempre un atteggiamento di rispetto, ma a favore e a sostegno di lavoratori che hanno scioperato, sacrificando il loro stipendio, insieme a più di 1500 colleghi per la difesa del posto di lavoro e dell’azienda. Chiediamo a Comune e Regione, ancora una volta, di schierarsi dalla parte del mondo del lavoro" spiega la Fim Cisl Liguria.
IL COMMENTO
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