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GENOVA - “Mi dispiace dover smentire quello che scrivono i giornali ma sono il Sindaco e anche il Commissario della Diga, per questo è mio dovere farlo”: è il pensiero di Marco Bucci che oggi ha parlato in esclusiva con Primocanale.

Il primo cittadino è tornato sulle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi su organi di stampa che hanno citato alcuni dettagli delle corrispondenza, molto forte e polemica, tra l'Autorità di sistema portuale e il consorzio Genova Breakwater che ha il compito di costruire la nuova diga foranea:

"E' troppo facile andare a prendere delle veline o delle lettere senza sapere quello che c'è dietro, senza conoscere il contesto".

Bucci aggiunge: “Noi oggi stiamo lavorando per realizzare, assieme al primo lotto, anche la cosiddetta parte B della diga, con l'allargamento dell'infrastruttura da Sampierdarena verso ponente; questa operazione garantirà i benefici della nuova diga a tutti i terminal. Noi abbiamo fissato l'obiettivo di concludere tutta l'opera nel 2026 – prosegue Bucci – se ci riusciamo significa produrre un anticipo di 4 anni rispetto alla data programmata del 2030. Per questo parlare di ritardo significa guardare il dito e non la luna”.

Ma allora perché quel botta e risposta così duro? Bucci spiega: “E' stato fatto un contratto che definisce tempistiche e spese. Poi come sempre ci sono ritardi, anticipi, problemi e si apre una dialettica. Noi vogliamo arrivare completamento di entrambi i lotti della diga entro novembre del 2026 con gli stessi costi che abbiamo preventivato, le aziende dicono che l'operazione si può fare ma vogliono più soldi, è il normalissimo gioco delle parti".

Per Bucci il contenuto della corrispondenza Authority - Genova Breakwater è identico a molte altre:

"La durezza delle comunicazioni riportate dai giornali è tipica di queste situazioni: ho una settantina di cantieri in città e il contenuto delle lettere che ci scambiamo con le aziende che stanno operato è assolutamente lo stesso".

Il Sindaco ha rilasciato queste dichiarazioni nell'ambito di un'ampia intervista nella quale ha toccato tanti temi: dal suo stato di salute al porto, dalla Genova del futuro a Iren, il Palasport e lo stadio.