GENOVA - Sarà un luglio infuocato quello che si preannuncia nell'aula del consiglio regionale della Liguria, tra il pomeriggio "straordinario" di martedì prossimo, tutto incentrato sulla sanità, e la discussione sull'assestamento al bilancio di previsione della Regione. Partiamo da quello che succederà martedì 9 luglio, dalle 13 alle 20, quando si discuterà di sanità e di disavanzo. In quelle ore, previsioni a parte, è atteso uno scontro frontale tra opposizione e maggioranza. Il consiglio regionale straordinario infatti, è stato richiesto dalle opposizioni la scorsa settimana ed è stato convocato attraverso una capigruppo. Nei giorni scorsi la minoranza, compatta, aveva sollecitato un consiglio regionale straordinario per parlare di personale, liste d'attesa, investimenti e medicina territoriale.
"Una seduta necessaria – spiegano dalle opposizioni – per discutere lo stato di attuazione delle politiche previste dal Piano socio sanitario, conoscere gli indicatori dei servizi sanitari, socio sanitari e territoriali, a partire dallo stato delle liste d’attesa e l’attuazione dei progetti di edilizia sanitaria, passando dall’evoluzione dei conti economici di tutte le aziende, l'inefficacia del sistema di governance regionale, fino agli impatti sulla Liguria delle iniziative promosse dal governo nazionale in materia sanitaria, compresi i tagli agli investimenti e ai ritardi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". Ma sarà un luglio caldo, si spera anche per le temperature estive che stentano a decollare, quello che si consumerà in aula, perché nel menù del consiglio regionale non può mancare la discussione sull'assestamento al bilancio di previsione di Regione Liguria per gli anni finanziari 2024-2026 e la II variazione.
Con il disegno di legge n. 68/2024 si adempie agli obblighi di legge previsti dall’art.50 del d.lgs. 118/2011 secondo il quale la Regione, entro il 31 luglio, approva con legge l’assestamento delle previsioni di bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertati in sede di rendiconto dell’esercizio scaduto il 31 dicembre precedente. La giunta, attraverso le parole del presidente ad interim Alessandro Piana, ha ribadito in più di una circostanza che non metterà mano alle tasche dei liguri. Un messaggio mandato soprattutto ai cittadini, in un momento politicamente complicato con la maxi inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sulla Regione dal 7 maggio scorso e che ha portato agli arresti domiciliari il presidente Giovanni Toti. Su di lui pende l'accusa di possibile corruzione e voto di scambio. Terreno di scontro, tra centrodestra e centrosinistra, come da due mesi a questa parte, resta sempre l'aula intitolata a Sandro Pertini in via Fieschi.