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La dichiarazione del consigliere Paolo Aimè ha fatto subito parlare di spaccatura nel centrodestra e che per questo è stata subito "corretta" dall'assessore all'Urbanistica Mario Mascia
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di R. P.

GENOVA - Commissione turbolenta per la maggioranza in consiglio comunale quella di stamani a palazzo Tursi sul tema del secondo forno crematorio cittadino a Staglieno

Paolo Aimé, consigliere di Forza Italia e rappresentante delle istanze della Val Bisagno, ha criticato fortemente l'opera: "Se serve lo facciamo ma se non serve, e io ho tutto il materiale che dimostra che non serve, non facciamolo. Stiamo bene attenti a quello che facciamo, le emissioni dei forni crematori sono fortemente nocive e possono influire sulla salute. Per questo Forza Italia chiede di fermare il progetto".

Una dichiarazione che ha fatto subito parlare di spaccatura nel centrodestra e che per questo è stata subito "corretta" dall'assessore all'Urbanistica Mario Mascia, anche lui Forza Italia: "Nessuna spaccatura, il consigliere Aimé ha parlato a titolo personale, e non ha mai inteso nemmeno mettere in discussione la compattezza della nostra maggioranza a sostegno del sindaco Bucci", ha scritto in un comunicato.

Durante la commissione è andato in scena anche un dialogo tra il vicesindaco Pietro Piciocchi che ha portato in aula una relazione tecnica in risposta a un documento presentato dal difensore civico regionale Francesco Cozzi e alla contrarietà al progetto della minoranza in termini di salute pubblica, sovradimensionamento e logistica.