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Politica

L'articolo 44 dello Statuto del Comune di Genova stabilisce che la giunta è composta dal sindaco e da un massimo di 11 assessori. Pietro Piciocchi, diventando vicesindaco facente funzioni, resta comunque assessore. La delega allora potrebbe restare a lui
2 minuti e 31 secondi di lettura
di Silvia Isola

Se ormai les jeux sont faits per l'assessore regionale alla cultura, di cui Regione Liguria era rimasta orfana da quando Ilaria Cavo è stata eletta deputata a Roma, che andrà nelle mani di Simona Ferro, in Comune il vicesindaco prossimamente facente funzioni di Marco Bucci Pietro Piciocchi aveva già manifestato a Primocanale la sua volontà di nominare un assessore "in più", oltre a colui che sostituirà Matteo Campora e le deleghe alla mobilità e all'ambiente. 

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Il cavillo

C'è un però che si chiama articolo 44 dello Statuto del Comune di Genova. Secondo questa norma, si prevede che la giunta comunale è composta dal primo cittadino e da un numero di assessori che non può essere superiore a quello previsto dalla legge. Vero è che il sindaco, venendo meno, lascia il dodicesimo posto libero in giunta, ma a questo punto entra in gioco la giurisprudenza, come ben evidenzia il professore di diritto pubblico comparato Lorenzo Cuocolo.

"Il dubbio è se si possa nominare un dodicesimo assessore, dato che Pietro Piciocchi resta assessore a tutti gli effetti: sarà un vicesindaco reggente o facente funzioni, a cui viene riconosciuta pienezza di poteri fino alle prossime elezioni amministrative. Per questo motivo, Piciocchi non potrà avere un 'vicesindaco'"

Lo stesso Pietro Piciocchi, avvocato di professione, assieme agli uffici comunali sta svolgendo degli approfondimenti per dipanare questa questione. 

Il quadro 

A giudicare da questa analisi, le prospettive che si possa nominare un dodicesimo assessore sono abbastanza limitate ed è probabile che Pietro Piciocchi debba o tenere per sé la delega alla cultura, ereditandola direttamente dal sindaco, o ridistribuirla ad uno degli altri otto assessori a sua disposizione, ma sembra più propenso per la prima ipotesi. I tempi di definizione sono comunque ancora lunghi, in quanto il rimpasto accadrà soltanto una volta designata la giunta regionale e dopo aver fatto le ultime valutazioni anche con il sindaco Marco Bucci. 

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La figura tecnica

Nel mondo della cultura, intanto, c'è attesa e c'è anche chi auspica o auspicava la presenza di tecnici che prendessero le redini di un settore che riguarda tutti i cittadini, ma per cui passa anche l'offerta turistica e la destagionalizzazione. Chissà che non spunti un tecnico in Regione Liguria nella figura del 'sottosegretario' che il neo presidente Marco Bucci ha già dichiarato di voler istituire o che non venga 'esportato' il modello del tavolo culturale comunale anche a De Ferrari, con un coordinamento più tecnico dei principali enti del territorio. In Comune, nel frattempo, tra le ipotesi era spuntato anche il nome di Jessica Nicolini, prima dei non eletti in consiglio regionale nella lista arancione di "Vince Liguria". Nessuna chiamata ufficiale per il momento all'ex coordinatrice delle politiche culturali che dopo la campagna elettorale è tornata al lavoro negli uffici di Regione come ufficio stampa, dopo essersi occupata per più di un anno della cultura in Liguria. Del resto, c'è prima il cavillo a decretare se questo assessore "s'ha da fare". 

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