Politica

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di R.P.

Le tensioni di Oregina stanno suscitando reazioni dal mondo politico. Il parlamentare Edoardo Rixi, coordinatore regionale della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture, osserva: “Il tessuto sociale delle grandi città è esausto. Anche a Genova interi quartieri sono al limite della sopportazione per la presenza di immigrati in strutture inadeguate per dimensioni e strumenti. Questo è il frutto di una politica buonista di presunta accoglienza. I fatti gravi del quartiere genovese di Oregina sono comuni a tante altre città in Italia. I cittadini sono esasperati e si sentono abbandonati dalle istituzioni. Città amministrate dalla sinistra come Milano, Torino e Firenze sono in ginocchio. Le prefetture hanno bisogno di risorse e soprattutto di uomini per agire, è compito delle forze dell'ordine e non della polizia locale. Il candidato sindaco della sinistra a Genova ha detto che investirà meno sulla sicurezza in caso di vittoria alle elezioni: i genovesi - che oggi si sentono in ostaggio dei teppisti - risponderanno direttamente nelle urne”.

A Rixi fa eco il compagno di partito Alessio Piana, consigliere regionale e commissario genovese della Lega: “Una mamma accerchiata da giovani immigrati provenienti dall’ostello per minori di via Costanzi non può che portare a livelli massimi la tensione tra residenti e ospiti della struttura. Serve una presenza costante delle forze dell'ordine. Gli abitanti di Oregina non sono razzisti, sono esasperati dagli episodi di violenza e teppismo. Facciamo appello a Roma affinché non vengano mandati migranti oltre la capienza delle strutture dedicate. Oggi a Genova ce ne sono il triplo di quelli che il sistema è in grado di gestire, una bomba a orologeria. Grazie al presidente del Municipio Andrea Carratù e all'assessore Giorgio Viale per l'impegno e il lavoro che stanno svolgendo a servizio del quartiere. Chissà de il candidato della sinistra è ancora dell'idea di tagliare le spese sulla sicurezza, e chissà soprattutto cosa ne pensano i genovesi. Lo scoprirà presto nelle urne".