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Politica

Il consiglio regionale ripartirà martedì 7 gennaio, mentre il comunale tornerà in aula il 9 gennaio
2 minuti e 20 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

"Una vita in vacanza" cantava Lo Stato Sociale, ma la politica ci va in vacanza? Almeno nelle sedi istituzionali sì, con la sospensione dei consigli regionali e comunali, molto meno nel battage dialettico.

Dalla Regione al Comune, le battaglie in aula

Se è vero che a Natale si è tutti più buoni, in questi giorni però non mancano le stilettate incrociate degli esponenti politici, liguri e genovesi. Dal bilancio previsionale per il 2025 al buco della sanità, che il presidente Marci Bucci ha definito "buchino", così in Regione Liguria si sta consumando il duro attacco dell'opposizione alla neo giunta. Sul fronte comunale invece, l'ultimo atto andato in scena è quello relativo alla discussione e al voto sul bilancio per il prossimo anno, che traguarderà le nuove elezioni. Quasi 800 gli ordini del giorno presentati dalla minoranza, ciò che resterà impresso maggiormente è quello sulla potenziale nascita di una moschea a Genova, che ha visto materializzarsi lo scontro tra il centrodestra (trainato dalla Lega) e il centrosinistra (capitanato dal Partito Democratico). Nel frattempo, passate le feste, l'obiettivo è voltare pagina e inserire la marcia, sia in Regione che in Comune.

Si riparte dal rigassificatore 

Il rientro dalle festività, in via Fieschi, sarà nel segno del rigassificatore: è atteso infatti un confronto acceso, che dovrebbe portare a un unico documento, sul "no" unanime al rigassificatore nelle acque di Vado Ligure. L'appuntamento è stato fissato per martedì 7 gennaio 2025. Nell'ultimo atto del 2024 maggioranza e opposizione non avevano trovato l'accordo, nonostante entrambi avessero presentato un ordine del giorno, dai contenuti differenti (l'accusa della minoranza ndr). Non solo rigassificatore all'appello di inizio anno, al centro dello scambio di vedute ci sarà sempre il buco o "buchino" della sanità, con il fiato sul collo del centrosinistra e la promessa di azzerare debito e liste d'attesa da parte del centrodestra.

Lo sguardo già rivolto alle Comunali

In via Garibaldi invece la ripartenza dei lavori in aula rossa è fissata per giovedì 9 gennaio, con i consueti 54, ordini del giorno, fuori sacco. Ma nel 2025 a finire sotto la lente di ingrandimento sarà soprattutto la corsa per palazzo Tursi, con le Comunali che potrebbero tenersi nella prossima primavera. Una data ancora non c'è ma la sensazione è che si possa votare tra fine maggio e primi di giugno. Sarebbe infatti questa la prima finestra utile sotto la Lanterna, che andrebbe al voto in solitaria, rispetto alle grandi città chiamate alle urne. E senza esclusione di colpi sarà battaglia a Genova, tra candidati cercasi e candidati in pectore. Passate le festività natalizie, con messaggi di auguri e qualche giorno di relax (partiti permettendo), la politica tornerà a prendersi la scena, soprattutto nel capoluogo ligure. Intanto vedremo, se nel periodo di Natale anche i politici saranno più buoni.

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