Erano i lontani anni '70 quando Mike Bongiorno esclamava, nel suo Rischiatutto, "Fiato alle trombe", per dare il via al suo programma televisivo. Dopo cinquant'anni, nel 2024, cambia la scenografia ma l'obiettivo è sempre lo stesso: in consiglio regionale l'opposizione è pronta a suonare la ri-scossa, nel primo appuntamento utile nel confronto con la maggioranza.
Il presidente Bucci ascolta e poi interviene
Il consueto appuntamento del martedì è slittato a oggi, giovedì 12 dicembre, per impegni istituzionali del presidente Marco Bucci. Nella giornata di martedì 10 dicembre infatti, era fissato l'incontro a Roma con la premier Giorgia Meloni e il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini. L'orario di inizio è stato fissato alle 10 e con l'ex sindaco di Genova la campanella suona sempre puntuale, non sono ammessi ritardi. E a buon intenditor, poche parole. Il programma è serrato e si concentra, in gran parte, sugli interventi e sulle parole della minoranza, che ha a disposizione circa due ore e mezza per fare osservazioni - e ci si aspetta - critiche, nei confronti del programma di governo di Bucci. La mattinata si concentra soprattutto sugli interventi dei consiglieri di minoranza, come da regolamento, anche quelli del centrodestra hanno a disposizione diversi minuti per intervenire, ma sono certamente inferiori. Alla fine, a concludere e a tirare le somme, ci penserà il presidente Marco Bucci. A lui spetta l'ultima parola.
Gli interventi della minoranza
È atteso il discorso del capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna, ma anche degli altri rappresentanti dei partiti di centrosinistra (Avs, lista civica Orlando Presidente, Movimento Cinque Stelle ndr). I dem saranno invece in parte azzoppati, perché a mancare all'appello è Andrea Orlando, in questi giorni in Armenia per la commissione Diritti Umani del Consiglio d'Europa. Il candidato alle scorse Regionali per il campo progressista infatti non è previsto in aula. Ma la sua decisione, di rimanere in Liguria, sembra oramai scontata. Orlando è diventato responsabile nazionale delle politiche industriali del Pd ma allo stesso tempo dovrebbe essere confermata la sua permanenza sul territorio ligure, come già preannunciato da Primocanale nelle scorse settimane.
La missione all'estero di Andrea Orlando
"La Commissione Diritti Umani del Consiglio d'Europa, riunita in questi giorni a Erevan in Armenia, ha votato all'unanimità a favore del rapporto sulle compagnie militari private, su foreign fighters e il loro impatto sui diritti umani, della cui redazione avevo ricevuto l'incarico. Si tratta di un dossier di grande e drammatica attualità alla luce di molti conflitti in atto, a partire da quello ucraino. Il rapporto, realizzato dopo l’audizione di esperti, indica gli strumenti necessari per disciplinare il fenomeno sia negli ordinamenti nazionali sia nell’ambito del diritto internazionale a partire dalle convezioni del Consiglio d’Europa". Ha spiegato sui suoi social il deputato Pd, già ministro della Giustizia, Andrea Orlando, membro della Commissione Diritti Umani del Consiglio d'Europa riunita in questi giorni a Erevan in Armenia.
Si entra nel vivo
Nella giornata odierna ci sarà anche il disco verde per la formazione dei gruppi consiliari: verranno infatti annunciati i capigruppo e i vicecapigruppo dei partiti politici. Alcuni, per esempio il Partito Democratico, la Lega, Avs, hanno già reso pubblici i profili di chi li capeggerà. In queste ore sono pronte a formarsi anche le commissioni consiliari, e la scelta dovrà ricadere come sempre accade, sulle presidenze (che spettano alla maggioranza) e sulle vicepresidenze (assegnate alla minoranza). Una data definitiva ancora non c'è ma dovrebbero concretizzarsi entro Natale, inoltre la loro presenza consentirà ai consiglieri di entrare nel vivo in tema di proposte di legge, disegni di legge e delibere. Senza non sarebbe possibile. Per adesso infatti, i consiglieri regionali hanno solo la possibilità di fare interrogazioni e interpellanze.
IL COMMENTO
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