Politica

L'appuntamento è fissato per le prossime tre giornate, 17-18-19 dicembre: tutta la minoranza si è presentata unita
4 minuti e 6 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Diverse persone sedute a un tavolo tengono una conferenza stampa

Quella che si preannuncia, in una fase preelettorale pronta a scaldarsi con niente, è una battaglia in consiglio comunale sull'approvazione del bilancio. L'appuntamento è fissato per le prossime tre giornate, 17-18-19 dicembre. Sono oltre 750 gli ordini del giorno che l'opposizione presenterà in aula, al grido unisono di: "La giunta utilizza l'ente per fare campagna elettorale, mascherando la reale azione politica di questa giunta". Compatte, almeno apparentemente, le forza politiche di maggioranza hanno presentato la loro visione di bilancio, in vista della discussione prevista. "E poi ci accusano di essere quelli del no, ma se abbiamo portato centinaia di odg di proposte" esclamano sorridendo i componenti della minoranza.

Gli ordini del giorno presentati dalla minoranza

"È la giunta stessa ad ammettere il proprio fallimento distribuendo le deleghe in questa fase che ci accompagnerà alla campagna elettorale. Dalla cultura al sociale passando per la scuola, tutti gli errori della maggioranza, nonostante le giunte itineranti al Cep - attacca il neo capogruppo in Comune del Partito Democratico Davide Patrone -. Per esempio, dei 21 milioni di euro previsti per la riqualificazione, 18 sono stati messi sul Waterfront di Levante, quindi si tratta dell'85% in tutto". Secondo il consigliere dem, anche se l'assessore Gambino ha lavorato sulle politiche securitarie, in molti quartieri è aumentata l'insicurezza percepita. "Per ogni assistente sociale sono stati assunti sei membri della Polizia Locale. Avevamo votato all'unanimità il decentramento dei municipi, le strategie commerciali, ma alla fine la giunta non ha fatto niente, ha fallito" attacca Davide Patrone che però porta in alto la bandiera della coalizione di centrosinistra, rea di aver "lavorato bene in aula". L'obiettivo del cosiddetto campo progressista è quello di sottolineare l'elemento politico portato avanti in questi anni, difenderlo dagli attacchi di chi dice che non esiste un progetto e non esiste nessuna forma di compattezza. "Ben oltre saranno gli odg che porteremo in aula, ma vogliamo concentrarci soprattutto sulla scuola, con il servizio 0-6, essenziale - spiega il capogruppo della Lista Rosseverde Filippo Bruzzone -. Dopo due anni e mezzo di lavoro dell'assessore Marta Brusoni i risultati sono pessimi e lei è molto in difficoltà. Il nostro obiettivo è, attraverso questo odg, quello di incrementare il servizio e il personale distribuito sul territorio. Si tratta di un proposta concreta che speriamo abbia risposta da parte di tutti". Non solo scuola e sociale, cavalli di battaglia della consigliera comunale Cristina Lodi, che si concentra soprattutto sul bilancio di Amt. "C'è un riferimento ai 12 milioni di euro a credito di Amt verso il Comune di Genova, che sarebbero stati messi a bilancio, ma in realtà non ci sono - incalza Lodi -. Chiederemo le dimissioni della presidente Ilaria Gavuglio perché vogliamo sapere quanti sono i trasferimenti a livello nazionale sul trasporto pubblico locale. Quanti soldi il Comune deve dare ad Amt perché stia in piedi? Una risposta non c'è". Dura anche la presa di posizione del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Fabio Ceraudo che definisce questa amministrazione, prima Bucci e poi Piciocchi, esautorata da agosto, e così fino alle prossime elezioni amministrative. Secondo Caraudo la macchina è completamente ferma. "Tra gli odg che presenteremo vogliamo portare in risalto la questione ambientale, perché non si è raggiunta la quota minima di raccolta differenziata e si parla invece di termovalorizzatore e di inceneritore - commenta Fabio Ceraudo -. Si tratta di un'opera che è assolutamente fuori dal contesto e dal territorio soprattutto per la salute dei cittadini. Amiu è stata svuotata e lo sarà sempre nei servizi e Iren non ha dato risposte concrete con l'impianto di Scarpino, che non sta in piedi. I riscontri ci sono stati sulla Tari, una delle più care d'Italia, con ricaduta sulle bollette e sulle tasse".

Un primo passo verso una potenziale coalizione

Nel frattempo, politicamente, con la decisione annunciata da Andrea Orlando di rimanere in Liguria per "sobbarcarsi il peso della coalizione", difficoltà permettendo, la conferenza stampa indetta dai partiti di opposizione è un primo passo, verso un potenziale progetto comune. "La sede nella quale costruire la dimensione della coalizione è una sede politica ed esula da questo contesto - tiene a precisare il capogruppo del Pd in consiglio comunale Davide Patrone -. Prima dei tanti toto nomi, credo sia importante dare una visione di città attraverso i temi, con una convergenza significativa e che deve essere più ampia possibile. Il nostro giudizio nei confronti di questa giunta è molto severo, e il nostro è un progetto corposo e credibile, anche in vista del futuro. È stato portato avanti un lavoro positivo e la coalizione in aula rossa ha lavorato bene in questi anni". Insomma, in attesa dell'incontro di venerdì prossimo, 20 dicembre, alle 17.30 al teatro di Palazzo Rosso, federato da Orlando, in aula ogni consigliere fa la propria parte, differenze permettendo. E c'è chi, come Alberto Pandolfo e Vittoria Canessa, lavorano a stretto giro con Stefano Costa, fuoriuscito da Forza Italia e passato al Gruppo Misto (con lui sono stati presentati diversi odg ndr), pronto ad avvicinarsi sempre di più al centrosinistra. E le ultime mosse politiche lo dimostrano.

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