Vince Genova è viva e lotta insieme a noi. Potrebbe essere questo lo slogan della principale lista civica che al momento continua a trainare il successo di Marco Bucci prima, forse di Pietro Piciocchi dopo.
Al tavolo che conta
Lo slogan però, è solo a pensieri, opinioni, almeno per il momento. Ma che Vince Genova abbia un ruolo da comprimario anche per la sfida delle Comunali della prossima primavera è realtà e a dimostrazione di ciò la presenze del suo coordinatore Carmelo Cassibba alla riunione di venerdì scorso nell'ufficio del presidente di Regione Liguria Marco Bucci. Il presidente del consiglio comunale ha preso parte al tavolo di confronto con tutti i segretari regionali dei partiti di centrodestra: dal viceministro della Lega Edoardo Rixi al coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Matteo Rosso, passando per i coordinatori di Forza Italia Carlo Bagnasco e dell'Udc Umberto Calcagno, fino ad arrivare alla coordinatrice regionale di Noi Moderati Ilaria Cavo. Un incontro che ha sancito la convergenza sul nome da portare a Roma, che coincide con quello del vicesindaco reggente Pietro Piciocchi. Un'unità di intenti che deve però aspettare il disco verde dalla capitale, ma che salvo colpi di scena, al momento non visibili all'orizzonte, potrebbe a breve dare il proprio benestare. Marco Bucci come tempi si è dato al massimo quattro settimane, questo significherebbe traguardare il mese di febbraio, anche se la campagna elettorale dell'avvocato genovese è già iniziata, come testimonia il suo iperattivismo e la sua iniziativa delle giunte itineranti.
Per il via libera a Piciocchi servirà l'ok definitivo di Roma
Il ruolo delle liste civiche
Nel frattempo Vince Genova è pronta a imbastire il percorso di sostegno a Piciocchi, che già nel 2017 e poi nel 2022 è stato eletto proprio con la lista civica, come d'altronde lo sono stati Matteo Campora, Carmelo Cassibba e lo stesso Marco Bucci. Dal movimento civico che fa capo a Cassibba rimandano al mittente la vicinanza politica di Piciocchi alla Lega, ribadendo il profilo civico del vicesindaco reggente. Vince Genova ha fretta di portare avanti il lavoro svolto in questi anni e per farlo ha già iniziato a sondare il terreno per formare le liste (che dovranno essere composte da 20 donne e 20 uomini), con la consapevolezza che non basterà solo una civica. L'obiettivo infatti, ancora non dichiarato, è quello di allargare il perimetro del cosiddetto civismo con due o tre liste, compresa quella principale. C'è chi dice che il civismo non esista più, nonostante sia - soprattutto in questi giorni - sulla bocca di tutti, da destra a sinistra. Che possa essere l'ago della bilancia della prossima sfida elettorale è ancora presto per dirlo, anche i partiti dovranno testare il proprio stato di salute, quello che è certo però è che il centrodestra, negli ultimi anni, si è ben appoggiato a questa "gamba". Se per sondare il terreno ci si affida alle ultime elezioni Regionali, il 27 e 28 ottobre scorsi le liste civiche di Marco Bucci sommate, a Genova, hanno ottenuto il 17%, diventando primo partito (anche sopra a Fratelli d'Italia, che si è fermata al 13,5%). La gemella di Vince Genova, Vince Liguria, ha ottenuto il 10,5% dei consensi, ed è da qui che deve ripartire la lista che fa capo a Cassibba.
Tra il centrosinistra e il futuro di Noi Moderati
La novità sembrerebbe, al momento, l'interessamento di alcuni esponenti della società civile o che in passato erano vicini al centrosinistra, che avrebbero sondato il terreno per entrare in VG. Il vento, fanno sapere dai vertici, non spira solo dal centrodestra verso il centro, ma anche dal centrosinistra verso il centro. Ovviamente, l'intenzione si consumerebbe all'esterno di palazzo Tursi, perché in aula rossa in effetti qualche defezione per la maggioranza si è registrata, soprattutto nelle ultime settimane. Il Gruppo Misto infatti, si è allargato, con ben cinque consiglieri che, esclusa Cristina Lodi che è sempre stata all'opposizione, ha riunito quattro esponenti del centrodestra (Viscogliosi, Costa, Gozzi e Lo Grasso - in ordine di approdo ndr). Ma il cambio di casacca, hanno ribadito più volte dalle liste civiche, non preoccupa. Si tratta di qualcosa di fisiologico, che spesso accade, spiegano dai piani alti, "anche perché queste realtà, molte volte, nascono e muoiono nel giro di poco, noi qui a Genova siamo un'eccezione (italiana)". Mentre quindi i primi passi vengono mossi, un'altra matassa dovrà essere sbrogliata e riguarda il ruolo che avrà Noi Moderati, che in Liguria si è unita a Vince Liguria. Ma cosa farà a Genova? Si presenterà con una propria lista? Da Vince Genova commentano, a denti stretti, che sono aperti al confronto con tutti ma che non arretreranno di un centimetro sul ruolo civico. "Noi siamo lista civica, non partito politico" spiegano. Il tempo è maturo, ma non troppo, e il dialogo è solo all'inizio, da una parte all'altra della barricata. Ma anche al centro.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Salviamo le insegne da boomer
Piaggio Aero alla turca Baykar, i tanti dubbi e i retroscena