Vai all'articolo sul sito completo

Politica

Il candidato civico è pronto a stilare il programma con Genova Unita, che fa capo all'ex Pd Gianluca Chiaramonte
6 minuti e 47 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi



Cercato, forse sedotto, e poi abbandonato dal centrosinistra. Filippo Biolé, candidato civico che ama definirsi "progressista moderato", non fa sconti a nessuno, soprattutto ai partiti dell'area progressista, rei di averlo contattato per diversi incontri ma alla fine di non averlo scelto come candidato sindaco di Genova. Lui, che si colloca in quell'alveo di mezzo tra Silvia Salis (centrosinistra) e Pietro Piciocchi (centrodestra), ha le idee chiare su quello che dev'essere il suo percorso da qui alla prossima primavera, quando si terranno le Comunali. Dai sondaggi che Primocanale ha commissionato a Tecnè, l'avvocato giuslavorista ha ottenuto una preferenza del 2,5%. Percentuale che, lo sa bene Biolé, può andare a rodere consensi proprio a quel centrosinistra che ha deciso di candidare Silvia Salis. 

La candidatura di Biolé, fortemente voluta da un gruppo di professionisti e da Genova Unita, nasce dall'intento di intercettare quella parte di cittadinanza che si è "sentita tradita" negli anni dalla politica, sia da quella governativa che da quella di opposizione. E tiene a ribadire l'essenza di un civismo puro, senza connotazioni partitiche. Filippo Biolé, classe '74, è anche presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo e presidente dell'Accademia ligustica di Belle Arti di Genova. A poche settimane dall'annuncio, insieme al fondatore di Genova Unita Gianluca Chiaramonte (ex Pd), Biolé e il suo comitato stanno stilando il programma per la città, che ricalcherà quello già proposto dallo stesso Chiaramonte. Filippo Biolé, ospite dello spazio televisivo dedicato alle interviste politiche, è entrato a gamba tesa sulle motivazioni che lo hanno spingo a intraprendere questo percorso. 

L'avvocato Filippo Biolé primo candidato civico di Genova

Lei aveva dichiarato di non avere preclusioni a sostenere un candidato (anche politico) del centrosinistra. Come mai non ha appoggiato Silvia Salis? 

"Allora la mia risposta probabilmente la deluderà in realtà. Il nostro preferito antagonista è la destra che si è prodotta in una replica di se stessa con la candidatura di Piciocchi. La mia è una ferma opposizione a una politica affarista che abbiamo visto prodursi nel peggio che la nostra città abbia mai saputo offrire, e mi riferisco naturalmente alla decapitazione della presidenza della nostra Regione che ha avuto una continuità nell'azione politica dell'amministrazione cittadina uscente. Questo è il nostro antagonista principale. Si tratta di una politica che noi avversiamo in maniera ferma e decisa. Si tratta infatti di una politica che è assolutamente priva di etica, che non ha al proprio interno alcun valore che la muove, salvo quello dell'autoriproduzione di se stessa, dell'affarismo e della concessione a privati del bene pubblico per la mera speculazione individuale, senza che si prendano in considerazione i cittadini".

Il candidato sindaco Filippo Biolé negli studi di Primocanale

Il suo nome era già circolato in passato, alle scorse Regionali e alle precedenti Comunali. Come mai ha deciso proprio quest'anno che era arrivato il momento di candidarsi?

"Ho deciso che all'età di 50 anni forse era finalmente venuto il momento di dare concretezza a una serie di messaggi che divulgo sia nella professione che svolgo, quindi a tutela dei diritti umani per crimini contro l'umanità, ho avuto delle esperienze importanti all'estero, al Consiglio d'Europa a Strasburgo, ad Atene, in varie città del mondo. Ne vengo da un grosso e importante convegno di una lezione che ho tenuto all'Università di Cracovia a tale riguardo e laddove spiego ai ragazzi delle scuole quelli che sono l'importanza dei valori sottesi alla democrazia, tra cui la partecipazione attiva e la condivisione di valori, quelli fondativi, ho detto a me stesso dopo aver predicato tanto: credo che sia davvero venuto il momento di dare concretezza a questo impegno ponendomi in campo in maniera personale con un enorme sacrificio della mia vita privata".

A cosa state lavorando con Chiaramonte e il suo comitato? Avete già focalizzato i punti principali del vostro programma, su cosa vi concentrerete?

"È un mondo strutturato con persone competenti anche di esperienze politiche pregresse, è un mondo che si sta strutturando con la raccolta di persone che si stanno mettendo in campo per poter offrire alla collettività la propria esperienza e la propria competenza. La nostra proposta è quella di persone indignate rispetto a una proposta politica inaccettabile che è meramente autoreferenziale da sempre, auto protezionistica e che non risponde minimamente a quelle che sono le esigenze della popolazione. La cittadinanza deve recuperare se stessa, deve recuperare i propri valori, dobbiamo riprenderci la città di Genova e la politica, la missione principale di questa proposta di candidatura è quella di andare a intercettare tutti coloro che sono stati abbandonati dalla politica ed è l'intero mondo genovese, quello che si è prodotto in un astensionismo endemico gravissimo che ha raggiunto nelle ultime consultazioni elettorali delle vette inaudite che stanno davvero mettendo in difficoltà, in grave crisi, la stessa democrazia".

Questo per quanto riguarda il centrodestra e Pietro Piciocchi, cosa non la convince invece della candidatura di Silvia Salis?

"È vero che ci siamo prodotti di recente anche in una serie di contestazioni rivolte a quella che è stata la candidatura Salis, ma questo ha riguardato ovviamente non la persona della diretta interessata ma la forma di autentica investitura che ha avuto luogo dopo un processo finto e ipocrita dove non c'è stata alcuna condivisione con nessuno, benché all'inizio tutti i partiti fossero molto interessati alla mia persona. Sono venuti tutti nel mio studio a dichiarare la propria favorevole posizione rispetto a una figura come la mia, che svolge l'attività professionale da almeno 25 anni, conoscitore di quella che era la realtà culturale lavorativa, da conoscitore del mondo del lavoro sia dalla parte del lavoratore che da quella del datore di lavoro, quindi con tutta una conoscenza dei cicli operativi della città".

E poi cos'è successo Biolé?

"Questa mia proposta è stata alla fine solo disdegnata con una figura, calata dall'alto, che non rappresenta senz'altro la posizione funzionale a delle logiche di potere e di spartizione di poltrone".

Se il centrosinistra gli avesse detto di candidarsi a sindaco, a partire dal Pd, lei avrebbe accettato?

"Allora, avrei accettato naturalmente dettando le mie condizioni, condividendole con altri, magari possibilmente sulla base di un programma. Quello del centrosinistra non esiste e non esiste nemmeno oggi, tutto ciò che conosciamo nasce da un articolo di giornale dove sono stati individuati dieci punti di rara genericità. Noi siamo civici, nasciamo dal basso, abbiamo bisogno di fonti di sostentamento: la proposta è talmente volontaristica e talmente spontanea che trova la propria genuinità in questa cifra di identità che fa davvero la differenza rispetto a una forma strutturata, in cui guarda caso oggi ci si produce. E mi riferisco questa volta al centrosinistra, a una macchina attorno a questa candidata arrivata all'ultimo minuto, costosissima, che dà già tutto il senso, come dire, di un mondo molto lontano da tutti".

È vero, Biolé, che il centrosinistra le ha chiesto di fare un passo indietro e di ritirare la sua candidatura?

Sì, mi hanno chiesto di fare un passo indietro ma non solo, anche di convergere, ma a quel punto era troppo tardi, anche perché tutto il mondo a cui parlo, tutto il civismo, quello che si è rivolto a me e che mi ha dato la propria disponibilità, di fronte a una mia capitolazione si sarebbe tirato indietro. Io sto parlando di centinaia di persone che hanno prodotto in questa proposta Biolé".

I sondaggi di Primocanale, commissionati a Tecnè, la attestano al 2,5%. È soddisfatto di questa prima rilevazione sulla sua lista civica?

"Ne sono entusiasta, contando che non abbiamo ancora cominciato la campagna in senso stretto, per come deve essere condotta, ma io sono tra i pochi che anziché andare in giro a far vetrine e a dire cose che sono in perfetta antitesi rispetto a una politica mal gestita, intessiamo relazioni con il mondo universitario e accademico internazionale. Forse abbiamo un po' più di contenuti da offrire, il 2,5% mi spinge ancora di più ad andare avanti, perché il risultato è sicuramente incoraggiante".

Biolé, premesso che è ancora molto presto per pensare al dopo, le chiedo: appoggerebbe al ballottaggio Silvia Salis?

"Vediamo, intanto come si comporteranno gli altri, siamo molto curiosi di vedere quali saranno i partiti che arriveranno al ballottaggio contro di noi (sorride ndr)".

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 25 Febbraio 2025

Piciocchi tra Salis e Biolé: "Voglio città inclusiva, senza steccati"

Il candidato del centrodestra: "Siamo convinti che il messaggio che vogliamo dare alla città è quello di non fermarsi, di non incagliarsi in liti e divisioni negli schieramenti che fanno della contrapposizione l'unico vero elemento che hanno in comune"
Sabato 22 Febbraio 2025

Il centrosinistra chiede a Biolé un passo indietro. La replica: "Avanti per la mia strada"

L'avvocato genovese ribadisce la propria intenzione di correre da solo, nonostante ci siano state diverse interlocuzioni con il Pd
Venerdì 07 Febbraio 2025

Biolé si presenta: "Mi propongo ma sono pronto a convergere con il centrosinistra"

L'avvocato genovese si dice pronto ad accogliere le proposte del campo progressista senza mettere veti alla candidatura di un esponente del Partito Democratico
Sabato 04 Gennaio 2025

L'avvocato Filippo Biolé primo candidato civico di Genova

Ad appoggiare la sua candidatura per le Comunali, una lista civica senza partiti che fa capo all'intellettuale Acquarone e alla ex dem Putti. Si aspetta l'ufficialità